La situazione del 2015
Il Sud rivede la crescita economica dopo sette anni consecutivi di calo. A concorrere in maniera significativa al Pii (Prodotto interno lordo) italiano del 2015, archiviato a +0,896, sono state soprattutto le regioni del Mezzogiorno e le aree del nord ovest, rispettivamente con una crescita della ricchezza prodotta pari all’1%. Il nord ovest ha registrato un aumento dello 0,896, mentre il Pii nelle aree del centro si è mosso di poco, segnando uno spostamento dello 0,2%. Il dato più significativo è, insoiuma, quello relativo alle regioni del sud Italia, che tornano a crescere dopo oltre un lustro grazie alla ripresa dei consumi delle famiglie c ai nuovi investimenti effettuati sia dai privati, sia dalle amministrazioni pubbliche
La dinamica del Pil
L’economia del Mezzogiorno, che registra una crescita positiva dopo sette anni consecutivi di calo, ha beneficiato della ripresa dei consumi delle famiglie, sostenuti dall’aumento dell’occupazione, e di quella degli investimenti, sia privati (come segnalato dell’indagine sulle imprese della Banca d’Italia), sia pubblici (come emerge dall’Indicatore anticipatore dei Conti pubblici territoriali dell’Agenzia per la coesione territoriale). Anche le esportazioni hanno ripreso a crescere nel Mezzogiorno, dopo due anni consecutivi di calo
Consumi su, ma non per le case
– Secondo Findomestic, la spesa destinata all’acquisto di beni durevoli è aumentata su tutto il territorio nazionale, anche grazie a un miglioramento genera- BANCA D’ITALIA 8 Economie regionali n. 21, Giugno 2016 lizzato del clima di fiducia. In base ai dati ANFIA, nel 2015 anche le immatricolazioni di autovetture sono aumentate ovunque rispetto all’anno precedente; la crescita è stata più intensa nel Mezzogiorno. Il mercato delle abitazioni. – Il numero di compravendite di abitazioni ha continuato ad aumentare in maniera diffusa in tutte le aree del Paese, in particolare al Nord. Il Mezzogiorno è l’unica area nella quale il livello delle compravendite rimane ancora inferiore a quello del 2012
Cresce l'occupazione
In base ai dati della Rilevazione sulle forze di lavoro dell’Istat, nel 2015 l’occupazione è tornata a crescere anche nel Mezzogiorno, pur restando inferiore di oltre il 7 per cento rispetto al 2008. Nel resto del Paese, che ha recuperato quasi completamente i livelli occupazionali pre-crisi, il numero di occupati è cresciuto nel Nord Ovest e al Centro e rimasto costante nel Nord Est (fig. 4.1a e tav. 4.1). Sessantasette province italiane hanno registrato un aumento dell’occupazione; la dispersione dei tassi di crescita provinciali si è ridotta rispetto al 2014 al Centro Nord ed è cresciuta nel Mezzogiorno, per effetto di un calo particolarmente forte dell’occupazione registrato in alcune province della Calabria e dell’aumento significativo in alcune aree della Sardegna e della Sicilia.