La comunicazione social ha conquistato da tempo l’agenda politica e, di conseguenza, quella istituzionale. Ormai le elezioni si vincono (e si perdono) sulle pagine Facebook. Non solo in Italia. Certo all’elettore non si risparmiano i colpi bassi (alla verità) attraverso le fake news. Difendersi dalle notizie palesemente false è ormai un nuovo aspetto delle scienze della comunicazione. Ma intanto chi ha responsabilitè pubbliche deve fare una scelta. Essere o non essere con un piede dentro la realtà virtuale? L’opzione del confronto diretto anche via social con gli utenti dei servizi pubblici ha in Campania (forse in Italia) un precursore: Umberto De Gregorio. Commercialista, revisore contabile e opinion maker, quando tre anni fa ha accettato l’incarico di presidente dell’Eav ha saputo mettere a frutto la sua duplice competenza”: saper “quadrare i numeri” e saper “persuadere”. Tenendo ferma la regola aurea del giornalismo anglosassone: i fatti prima delle argomentazioni.

Così, da tre anni, l’agenda del presidente si divide tra il “fare” e il “comunicare”. Ed è un continuo rimbalzo dai dossier che scottano (su treni e stazioni e altre emergenze quotidiane) alle parole – che certo non sono da meno – su giornali e social.

De Gregorio non le manda a dire, anzi ha mostrato di saper sostenere anche posizioni scomode. Come quando il fuoco dell’indignazione volge le polemiche alla temperatura del calor bianco, soprattutto su argomenti come le distorsioni, i paradossi, le assurdità del “diritto allo sciopero”.

LA GRANDE ROTAIA

L’ente gestisce i trasporti su ferro della grande provincia napoletana, che è poi gran parte del territorio campano, certamente la parte più inurbata e densamente abitata. Circumvesuviana, Circumflegrea e Cumana sono le arterie ferroviarie che si spingono verso i punti cardinali. Senza di esse, l’intera regione, che inevitabilmente gravita su Napoli, si fermerebbe. Al timone della società De Gregorio è arrivato il 27 luglio del 2015. In tre anni ha “rimesso sui binari” la gestione dell’Ente, dandogli nuovo impulso con venti treni in più e una teoria di stazioni riqualificate e riprogettate dopo anni in cui languivano nel degrado. Dal rischio di fallimento, sotto il peso di 560 milioni di debiti, in venti mesi l’Eav passa da una perdita di 27 milioni (2015) a un utile di 30 (2016), chiudendo 1300 contenziosi.

Consapevole della necessità di mantenere posizioni sul terreno della corretta informazione, il presidente non perde occasione per comunicare i passi che compie sia mediante lo strumento classico dell’intervento sui giornali offline che con i post su Facebook.

IL RILANCIO IN TRE ANNI

Quando ha raccolto le redini di Eav, la società era sul punto di portare i libri in tribunale, oberata da 750 milioni di debiti. Con un parco rotabile fermo a marcire nelle officine, privato anche delle risorse per banali manutenzioni. Con stazioni ed infrastrutture che versavano in stato di completo abbandono. E parliamo di un’azienda che si estende per tutto il territorio regionale, tocca tutte le province, 100 comuni, 10 linee ferroviarie, una linea metropolitana, 160 stazioni, una funivia e centinaia di bus.

In tre anni – soli tre anni- vengono ripianati i debiti: così il presidente si guadagna sul campo non solo il “diritto di parola”, ma un patrimonio di credibilità e reputazione da spendere.

OPERAZIONE RESTYLING

A parte il ripiano dei debiti, di proporzioni epiche, la cronaca registra la restituzione al decoro e alla funzionalità di 21 stazioni tra le più degradate dell’intera rete. La prossima è la Stazione di Agnano della Cumana, dove giovedì 17 gennaio 2019 viene inaugurata la prima delle tre opere di restyling che costituiscono il progetto “Operazione Trasparenza”, interamente finanziato con fondi ottenuti da EAV in sede legale, ossia come risarcimento per illeciti riguardanti passate gestioni.

Il recupero architettonico e funzionale di tre stazioni storiche nasce grazie alla collaborazione tra Ente Autonomo Volturno, Accademia delle Belle Arti di Napoli e INWARD – Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana.

“Intorno all’idea di trasparenza – si legge in una nota Eav – si sviluppa l’intero progetto: l’acqua (stazione di Agnano), l’aria (stazione Dazio) e la luce (stazione di Grotta del Sole – Monteruscello) sono gli elementi naturali scelti per rappresentare il tema”.

STAZIONE DOPO STAZIONE

“Con il recupero della storica stazione di Agnano – afferma De Gregorio – continua il nostro impegno per restituire ai cittadini campani un trasporto pubblico degno di questo nome, stazione dopo stazione, treno dopo treno, giorno dopo giorno”.

Il messaggio lanciato è chiaro: la trasparenza è un plus che rende alla collettività più servizi, più bellezza, più fiducia.

BIGLIETTO ONLINE

La gestione spinge il cambiamento anche sul terreno della tecnologia. L’innovazione in questo campo si chiama “GoEAV”, l’app che consente di acquistare il biglietto con il cellulare. Disponibile in italiano ed inglese, l’applicazione consente di consultare gli orari da smartphone, pianificare il percorso ed acquistare il biglietto anche un attimo prima di iniziare il viaggio. Il ticket dura due ore dal momento dell’acquisto, che è sicuro e si può effettuare in diverse modalità: con carta di credito, con Postpay, sul circuito Sisal, caricando il borsellino elettronico e tanti altri modi ancora. Inoltre l’App riporta in tempo reale le notizie sulla regolarità della circolazione e su eventuali variazioni. GoEav è pubblicata sugli store di Android ed Apple, è di facile installazione e semplice da utilizzare.