Essere competitivi nel settore aeronautico e aerospaziale vuole dire migliorare continuamente la sicurezza e l’affidabilità dei prodotti affinché soddisfino o superino le esigenze dei clienti. Vuol dire raccogliere le sfide dell’utilizzo e dell’integrazione di prodotti acquistati da fornitori in tutto il mondo. Vuol dire essere all’altezza delle aspettative del mercato con specifiche di qualità che siano certificate.
È questo l’assunto principale emerso dal confronto promosso oggi, giovedì 30 aprile, dal Distretto Aerospaziale della Campania in collaborazione con Enac (Ente nazionale per l’Aviazione civile) presso la sede di Confindustria Caserta.
Un confronto tra autorità civili e militari sul tema “L’industria Aerospaziale fra esigenze commerciali e sicurezza: punto di incontro tra mondo civile e militare nella comune visione dell’importanza delle certificazioni.
Aperto da un saluto di Beniamino Schiavone, presidente di Confindustria Caserta, l’evento ha messo a fuoco i temi del confronto tra la Direzione degli Armamenti Aeronautici e per l’Aeronavigabilità del Segretariato Generale della Difesa e Direzione Nazionale degli Armamenti ì, retto dal Generale di Corpo d’Armata Luciano Portolano, e le aziende socie del DAC, interessate ad acquisire più ampia conoscenza della normativa e delle procedure certificative del settore Difesa: una premessa indispensabile per partecipare a programmi cui potrebbero accedere grazie al tesoro di competenze, risorse e conoscenze tecnologiche di cui è ricco il tessuto industriale campano dell’Aerospazio.
“Un momento di condivisione – dice il presidente del DAC Luigi Carrino – sempre più stretta tra le grandi, piccole e medie aziende che operano sul territorio campano, in vista dei loro programmi futuri acquisendo maggiore consapevolezza delle problematiche per poterli realizzare, in relazione alle numerose opportunità offerte dal comparto Difesa”.
L’obiettivo è consolidare nei propri soci la consapevolezza dell’importanza dell’aderenza alle normative aeronautiche, facendo emergere anche la convergenza di contenuti tra mondo civile e militare, pur salvaguardando le peculiarità dei requisiti del settore aeronautico. Con questa giornata, si è inteso favorire l’incontro tra i vertici degli Enti che dettano le regole alla base della aeronavigabilità e le imprese produttrici per dar vita ad un confronto concreto e auspicabilmente proficuo, dove conoscenze dei vincoli attuali e visione del futuro si incontrano per gettare le basi di un cammino comune. Insieme si contribuisce a mantenere l’eccellenza italiana in campo aerospaziale mondiale.
Il dibattito in sala convegni di Confindustria Caserta è proseguito con gli interventi di Alessandro Scialla, direttore operazioni Sud Enac, del generale Ispettore Capo Giuseppe Lupoli, direttore della Direzione Armamenti Aeronautici del Ministero della Difesa, che ha parlato di procurement aerospaziale e certificazione in ambito militare, di Rossella Andreozzi, presidente Unavia, associazione sorta per la normazione, la formazione e la qualificazione del Settore Aerospazio, Difesa e Sicurezza, Gennaro Russo, manager Space e Defence del Dac, che si è soffermato sul caso Hyperion, un progetto di velivolo suborbitale in grado di estendere la capacità di difesa aerea (sorveglianza e intercettazione) contro le minacce derivanti dai nuovi sistemi d’arma, in grado di raggiungere alte velocità ed alte quote, decollare e atterrare in orizzontale da piste di lunghezza ridotta senza l’ausilio di piattaforme di lancio o aerei madre. Le conclusioni sono state tratte dal segretario generale AIAD, la federazione delle Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza.