Una battaglia vinta. L’ha vinta la CIA (Confederazione italiana agricoltori) che ha insistito per sostenere le esigenze di circa millecinquecento giovani agricoltori che avevano presentato domanda con il vecchio PSR (Piano disviluppo regionale) e che erano rimasti in graduatoria ma senza copertura finanziaria. Sostenerli finanziando almeno il premio della misura 6.1.1. del PSR di 50.000 euro (macroarea C e D), 45.000 euro (macroarea A e B).
E con l’istituzione in Campania di un fondo di 61 milioni di euro, ora si può scorrere la graduatoria del premio una tantum della 611 del PIG. Sono state evitate così gli effetti dell’owerbooking per i giovani agricoltoriche, con meno di quarant’anni, si insediano per la prima volta in azienda come capoazienda. Il presidente della CIA Campania, Raffaele Amore commenta così: “E’ importante che la Regione abbia dato finalmente una risposta, sia pure parziale, a tutti questi giovani. Come Cia abbiamo offerto soluzioni per risolvere questo problema perché – continua Amore -, a differenza di altri progetti di investimento che possono essere reiterati, il premio una tantum per i giovani non è ripresentabile”. Si tratta infatti di un contributo che può essere concesso a tutti i giovani che hanno meno di quarant’anni e che si iscrivono per la prima volta come operatori agricoli. “La nostra Confederazione – è il commento del direttore regionale Cia Mario Grasso – è stata l’unica a scendere in piazza quando si delineava questo problema, per evitare che si generassero distorsioni simili a quanto visto con le vecchie graduatorie del PSR. Ma adesso non stiamo qui a cercare i colpevoli o perché si è creata una attesa a tanti giovani non soddisfatta”. Risultato: grazie alla spinta della Cia la Regione Campania ha trovato una soluzione per tanti ragazzi che hanno deciso di investire il loro futuro in agricoltura”.
PER SAPERNE DI PIU’
La misura 6.1.1 del PSR punta a creare opportunità economiche per il mantenimento della popolazione giovanile nei territori rurali e nelle aree caratterizzate da processi di desertificazione sociale favorendo l’inserimento di professionalità nuove con approcci imprenditoriali innovativi nelle aree con migliori performance economiche e sociali.
Beneficiari sono i giovani di età non superiore a 40 anni (al momento della presentazione della domanda di aiuto) che, per la prima volta, si insediano in un’azienda agricola in qualità di unico capo azienda e che possiedono adeguate qualifiche e competenze professionali.
Trattandosi di un aiuto forfettario, non è direttamente collegabile ad operazioni o investimenti sostenuti dal giovane agricoltore.
Ecco le condizioni di ammissibilità:
Il beneficiario, per poter accedere all’aiuto, deve:
• avere un’età non superiore a 40 anni al momento della presentazione della domanda di aiuto;
• insediarsi per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di unico capo azienda;
• presentare un Piano di Sviluppo Aziendale;
• possedere un’adeguata qualifica e competenza professionale.
Il giovane può acquisire tali condizioni entro 36 mesi decorrenti dalla data di assunzione della decisione di concessione del premio; il piano d’azione deve prevedere che il beneficiario si impegna a rispondere alla condizione di “Agricoltore in attività” entro 18 mesi dalla data di insediamento.