La sfida di un territorio di cambia e che non ci sta con chi continua a parlare di Scampia solo in termini negativi. La voglia di riscatto e il desiderio di trovare nuove strade per ricostruire la fiducia che i cittadini hanno nelle istituzioni. Scampia non si arrende. Anzi, rilancia l’impegno contro la camorra. E intitola al giornalista Giancarlo Siani, modello di coraggio e legalità, ucciso dalla camorra, la sala- hall d’ingresso dell’VIII Municipalità, in cui ha sede lo Sportello Anticamorra che sarà guidato dall’Associazione “Ultimi” di don Aniello Manganiello.
Una cerimonia semplice. Organizzata e voluta da Pina Pascarella e da Angelo Pisani, presidente della municipalità, alla presenza di molti alunni delle scuole. Una tavola rotonda, coordinata dal giornalista Rai Vincenzo Perone, che ha visto la partecipazione di rappresentanti significativi della lotta alla camorra. Un dibattito che è una lezione, di vita e di filosofia. Al termine del quale è stata scoperta una targa in memoria del giornalista del Mattino barbaramente ucciso 30 anni fa.
“Giancarlo Siani era uno di noi. Uno di voi. Era un ragazzo che si impegnava. Che credeva in quello che faceva. E che aveva un piccolo- grande senso del dovere, quello che ognuno di noi ha”. Sono del direttore de Il Mattino, Alessandro Barbano, le parole che scandiscono il dibattito nell’aula consiliare dell’Ottava Municipalità di Scampia.
“Da oggi in poi i valori della giustizia e della lotta alle mafie in questa Municipalità seguiranno un importante percorso della memoria – ha detto il presidente Angelo Pisani – Questo percorso non sarà solo un doveroso omaggio alla memoria, ma continuerà ad essere un luogo di prassi concrete nel contrasto alla criminalità organizzata. Perché la lotta alla camorra non ha colore politico, ma unisce tutti”.
“Da Scampia non sono mai andato via. Uno Stato che mostra solamente i muscoli è uno Stato perdente. Oggi è importante saper dare risposte a chi ha problemi con la criminalità e noi faremo questo”, spiega don Aniello Manganiello che curerà lo sportello Anticamorra.
Un gesto importante quindi, quello dell’VIII Municipalità, che attraverso lo Sportello ha deciso di garantire un punto d’appoggio concreto per tutti i cittadini che ne hanno bisogno. «Oltre a ricevere le denunce, lo Sportello sarà un vero e proprio punto di accoglienza per i giovani – annuncia Pisani – perché combattere il male significa allontanare i giovani dalla manovalanza della criminalità organizzata, e questo è possibile in primo luogo attraverso attività di accoglienza e di aggregazione sociale». Francesco Soviero, sostituto procuratore della Repubblica di Napoli, direzione distrettuale antimafia chiarisce: “La lotta alla camorra è una lotta di cultura. Napoli non è solo camorra, la maggior parte degli abitanti di Scampia sono persone perbene. Oggi i camorristi vengono arrestati anche con il contributo dei cittadini”.