E’ la prima Regione del Mezzogiorno per investimenti in Ricerca & Sviluppo in percentuale del PIL (1,2%) e presenta un buon livello di attrattività e competitività. Se si considera la quota di questi investimenti in valore assoluto, la Campania raggiunge la sesta posizione in Italia, subito dopo la Toscana, con investimenti pari a 1,3 miliardi di Euro. Sono dati che emergono dal Rapporto “Opportunità e sfide dell’ecosistema dell’innovazione e della ricerca”, presentatoil 27 giugno nel corso dei lavori della terza edizione del Technology Forum Campania di The EuropeanHouse – Ambrosetti: una piattaforma di discussione e confronto tra gli attori pubblici e privati che mette al centro il contributo dell’innovazione e della ricerca per il rilancio della Campania e di tutto il Mezzogiorno.
Da sempre la Campania ospita centri di ricerca in diversi comparti strategici per lo sviluppo del Paese. Il quadro nazionale non è tuttavia confortante, se è vero che l’Italia resta in posizioni di retroguardia a livello europeo: con 136.000 ricercatori, l’Italia si posiziona dietro i principali Paesi Europei, dopo Germania (413.000), Regno Unito (289.000) e Francia (288.000). In questo contesto, con oltre 12.000 ricercatori, la Campania si posiziona prima nel Mezzogiorno e settima in Italia.
Inoltre, la Campania è tra le prime Regioni italiane per occupati con istruzione in professioni tecnico scientifiche (17,1% del totale). La dinamicità del sistema campano si conferma anche guardando ad alcune variabili di output del sistema di innovazione, come ad esempio la creazione d’impresa: oltre ad essere la prima Regione per tasso di crescita delle PMI negli ultimi 5 anni, la Campania è anche la prima Regione del Mezzogiorno e la quinta in Italia per numero di startup innovative (+85% rispetto alla Toscana e +50% rispetto al Piemonte). In particolare, Napoli è la terza città in Italia per numero di startup innovative (380), dopo Milano (1.837) e Roma (1.048).
AVANGUARDIA IN ITALIA
Anche il sistema universitario campano si conferma all’avanguardia nel Paese, posizionandosi al terzo posto in Italia per numero di iscritti (193.000 su 1,6 milioni pari al 12% del totale) e per laureati (34.000 su 317.000 pari all’11% del totale). Punte di eccellenza si registrano in alcune branche della formazione tecnico- scientifica come l’ingegneria: la Campania è la prima Regione del Mezzogiorno e la quarta in Italia per numero di laureati in ingegneria (4.734).
Sul fronte dell’agenda di sviluppo digitale, le Istituzioni regionali si stanno attrezzando con strumenti di policy propedeutici a favorire una maggiore alfabetizzazione digitale e tecnologica delle imprese, soprattutto di quelle di piccole e medie dimensioni, ma anche dei cittadini, nella consapevolezza delle sfide imposte dalla trasformazione digitale in corso.
La sfida è in primis sfruttare il polo urbano di Napoli per l’avvio di iniziative-bandiera in grado di posizionarla come “capitale della digitaltransformation” a 360 gradi. Per raggiungere questo obiettivo e far sì che si generino risultati a cascata per tutta la Campania, la Regione sta lavorando principalmente in tre cantieri di lavoro: rafforzamento delle infrastrutture fisiche, potenziamento delle conoscenze e riduzione del digital divide, digitalizzazione dei servizi ai cittadini, soprattutto in alcuni ambiti come quello sanitario.
SVILUPPO DIGITALE
Nello specifico, la Campania ha investito 325 milioni di Euro per lo sviluppo digitale del territorio, coinvolgendo direttamente 546 comuni su sei linee programmatiche principali: infrastrutture fisiche; infrastrutture immateriali e piattaforme abilitanti; dati, sistemi di analisi e soluzioni smart; competenze digitali e supporto all’innovazione; politiche di settore; modello di dispiegamento territoriale l’impegno della Regione è infine il settore delle Scienze della Vita. Nel campo delle biotecnologie, la Regione è la prima del Mezzogiorno e settima in Italia per numero di imprese biotecnologiche (34), oltre che prima del Mezzogiorno per investimenti in Ricerca & Sviluppo intra-muros biotech (5,0%). L’industria farmaceutica, inoltre, genera il 23% delle esportazioni manifatturiere ad alta tecnologia.
Tali primati sono il frutto di un forte impegno della Regione, che ha recentemente stanziato 160 milioni di Euro per la sola ricerca oncologica, attraverso tre bandi, che hanno portato al finanziamento di 45 progetti. Oltre alle risorse investite per la ricerca, è recentemente partita la Rete Oncologica Campana ed è stata attivata la convenzione oncologica interregionale Campania-Puglia- Basilicata ‘‘AMORE’’ (Alleanza Mediterranea Oncologica in Rete): si tratta di interventi che fanno seguito ad una delle linee guida emerse dai lavori del “Technology Forum Campania” nel campo delle Scienze
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