Scatta il blocco per le trivellazioni nello Ionio. Il ministero per lo Sviluppo economico annuncia un emendamento al decreto «Semplificazioni», che prevede un termine massimo di tre annidi sospensione per i «permessi di prospezione e di ricerca già rilasciati e per i nuovi permessi sugli idrocarburi». Un emendamento che fa tirare un sospiro di sollievo ai sostenitori dei 5 Stelle. E che vede la Lega in posizione di attesa vigile, come spiega il viceministro allo Sviluppo economico Dario Galli: «E ovvio che le nostre posizioni di partenza sono diverse. Naturalmente sappiamo che l’Italia è un Paese fragile dal punto ambientale e nessuno pensa di riempirlo di trivelle». E quindi? «Ci stiamo ragionando, qualcosa magari cambierà. Ma troveremo sicuramente emendamenti condivisi». Il governatore della Puglia, Michele Emiliano, si dice soddisfatto ma non fa sconti ai 5 Stelle: «La resa incondizionata del governo di fronte alla dura presa di posizione del Coordinamento Nazionale No Triv che si convocherà a Bari il 14 gennaio mi riempie di gioia. Speriamo che non facciano altri pasticci e che sappiano disinnescare la bomba da essi stessi lanciata».