di B.S. Aliberti Borromeo
Poeta forse da sempre, Vincenzo Diana è uno straniero tra gli uomini. La sua nobiltà spirituale, la sua superiore sensibilità, le sue emozioni, l’inquietudine, l’infelicità, la capacità di amare il prossimo lo isolano dalla massa degli uomini comuni, mediocri, ottusi, Diana è non solo un poeta ma un uomo speciale: un eroe che nella sua solitudine spirituale, nella sua contemplazione verso la natura, nel suo amare, tende costantemente verso qualcosa che possa riempire l’abisso della sua esistenza, verso l’infinito, verso l’ignoto. Desiderio, quindi che si trasmuta in inquietudine senza trovare appagamento e che solo con la fantasia, con la poesia riesce a colmare, protendendo verso l’ignoto, isolandosi dal mondo umano e trovando nella natura a volte fresca e gioiosa, altre desolata e tempestosa la giusta dimensione.
Si possono individuare tre momenti nella poesia di Diana:
-Il ritratto, in “Quello che non sai di me”, dove l’autore con gusto semplice e sublime esalta un ideale di uomo ammantato dal mistero che si pone alla critica aprendo il suo cuore.
-Il sogno, in “Amo” momento in cui l’autore esprime i sentimenti intimi e personali, trasportando il lettore in una dimensione ideale ed evanescente.
– L’attesa, che riguarda la più parte della sua produzione poetica. La sua attesa è un’arcana sospensione verso l’ignoto ammantata di dolcezza, di pace, di abbandono al destino. La natura gioca un ruolo importante fornendo l’atmosfera propizia: egli parla di tempo soave, di fiori, di nuvole, di vento e pioggia, di stelle testimoni delle azioni umane, il tutto con modulazione musicale del verso, come fosse un sublime abbandono alla volontà di un Dio misterioso che ha disegnato sapientemente il destino dell’uomo.
Non manca, nei suoi scritti, il concetto di speranza, intesa proprio come virtù cristiana: l’autore è come se tra le piccole cose presenti nella quotidianità, nella semplicità dei gesti,nella natura, si ponesse in ascolto al fine di cercare la presenza del divino che egli stesso paragona all’infinito, al fine di capire il vero senso del mistero della vita.
Una voce nuova, profonda, mai banale e scontata va ad occupare una preziosa pagina della letteratura contemporanea, un poeta del nostro tempo, aperto alle problematiche sociali, sensibile, che lo contraddistingue sia dal punto di vista letterario che umano.