La Corte della Formica approda alla sua decima edizione, e per celebrarla raddoppia le settimane di programmazione, non più una terna di spettacoli per ogni serata ma, dal 21 ottobre al 2 novembre, a disposizione del pubblico e della giuria due serate per poter assistere ai corti che quest’anno saranno incentrati sul tema “Vincitori e Vinti”. Per questa decima edizione la programmazione prevede la partecipazione di molti dei vincitori delle nove precedenti, con corti nuovi e, naturalmente, anche l’inserimento di compagnie, autori e registi che invece non sono ancora approdati alla rassegna di corti teatrali che è storicamente la più antica del sud Italia. La giuria quest’anno sarà composta innanzitutto dai quattro presidenti che, di volta in volta, hanno seguito la storia della manifestazione: Lucio Allocca, che la tenne a battesimo nel 2005 e mantenne il suo ruolo per i due anni a seguire, Claudio Insegno (2008), Carlo Cerciello (2009) , e Gerardo D’Andrea che dal 2010 al 2013 ha traghettato alcuni corti verso il Positano Teatro Festival di cui è direttore artistico. Con loro tornano molti dei componenti, giornalisti, attori, registi,drammaturghi e musicisti, che, alcuni con continuità, altri invece anche solo per un’ edizione, ne hanno arricchito il parterre.
Una grande festa per ricordare ma anche per proseguire il cammino al di là dei dieci anni.
Era il novembre 2005, in quel luogo magico che era il “FORMICAIO”, lo spazio che Manuela Schiano Lomoriello gestiva nel cuore del rione Soccavo. 12 corti teatrali, tre per ogni fine settimana, accompagnati da gustosissimi piatti di pasta asciutta, innaffiati da vino a volontà: così si dava inizio alla nostra avventura, e già, perché, senza voler enfatizzare eccessivamente gli sforzi che pure abbiamo compiuto in questi dieci anni, LA CORTE DELLA FORMICA è nata come una vera e propria scommessa, e questa decima edizione per noi rappresenta un traguardo insperato, una piccola vittoria. Lo staff organizzativo, quello composto per gran parte dalle stesse persone che dieci anni fa la progettarono, a cui se ne sono aggiunte altre, partecipa fattivamente ad un lavoro senza mire di ricchezza, se non quella rappresentata dalla simpatia e la stima guadagnataci grazie al successo che nel corso di questi anni abbiamo ottenuto. Sfogliando l’album delle nove edizioni che precedono questa decima, ci soffermiamo innanzitutto sulle sale che l’anno ospitate dal “FORMICAIO” alla sala allestita all’ “ADRIAN CLUB” di Pozzuoli, per poi approdare al centro di Napoli ed in due sale teatrali prestigiose quali il “SANCARLUCCIO”, dal 2008 al 2010, ed il “PICCOLO BELLINI”, dal 2011 ad oggi. In questi luoghi, ognuno con la sua spiccata personalità, e che tanto hanno contribuito alla crescita della manifestazione, 141 sono i corti che, provenienti da tutta Italia per confrontarsi, hanno rappresentato una sorta di mini osservatorio per una drammaturgia italiana che appare in crescere, che ha bisogno solo di qualcuno che creda in essa, e che dal nostro piccolo possa approdare al grande.
Gianmarco Cesario