Una corsa contro il tempo in modo che la conversione in legge del decretone consenta di introdurre reddito di cittadinanza e quota 100 entro aprile, in piena campagna elettorale per le europee. Oggi sarà il giorno del confronto: Giuseppe Conte, Luigi Di Maio e Matteo Salvini si incontreranno di mattina per risolvere le questioni principali sul tavolo dell’esecutivo. Il decreto per il reddito di cittadinanza e quota 100, anzitutto. Ma non solo. Un’altra carta aleggia sul Consiglio dei ministri: quella della nomina Consob. In primo luogo, però, il summit servirà per capire l’orizzonte e le tempistiche del varo del «decretone». Resta un problema di coperture. Dal Movimento ripetono invece che le risorse per il reddito ci sono, i problemi sarebbero piuttosto in casa dell’alleato e nei capitoli del decreto relativi alle pensioni con quota cento. Ma non è l’unico fronte aperto. L’altro, se possibile ancora più delicato per gli equilibri finanziari del Paese, riguarda il sistema bancario. Il ministro dello Sviluppo economico è terrorizzato da qualsiasi ipotesi che comporti la ricapitalizzazione o comunque l’intervento statale in supporto agli istituti bancari in difficoltà. II sospetto è che Giancarlo Giorgetti e Matteo Salvini puntino a una nuova, consistente iniezione di soldi pubblici per blindare Mps e Carige dopo l’allarme lanciato dalla Bce sulle coperture dei crediti deteriorati. Ma Di Maio non ci sta. Nel vertice di stamattina, infine, Salvini e Di Maio cercheranno un punto d’incontro anche sul complicato affare Tav.