A Taranto e nella Terra dei fuochi la mortalità è più alta che altrove. La conferma sugli effetti dell’inquinamento arriva dall’Istituto superiore di sanità che ha condotto lo studio epidemiologico nel centro pugliese sede dell’Ilva, la più grande acciaieria d’Europa, e in 55 comuni nelle province di Napoli e Caserta teatro degli sversamenti di rifiuti tossici da parte della camorra.
Nel Napoletano l’eccesso di mortalità per esposizione agli inquinanti, rispetto al resto della regione, è del 13 per cento delle donne e del 10 per gli uomini. Nel Casertano le percentuali sono del 6 del e 4 per cento. Tra le cause di ospedalizzazione e di morte ci sono soprattutto i tumori maligni, in particolare dello stomaco, del fegato, del polmone e della vescica. Mentre nella Terra dei Fuochi i bambini nascono malati con un eccesso di ospedalizzazione nel primo anno di vita, a preoccupare a Taranto, invece, è la mortalità infantile, per tutte le cause, superiore del 21 per cento rispetto alla media regionale.
Lo studio dell’Iss segnala poi, tra gli adulti, eccessi di rischio per patologie determinate in tutto o in parte dalle contaminazioni ambientali che caratterizzano l’area.
Padre Maurizio PATRICIELLO: Il popolo campano geme, soffre, muore … E ancora c’è chi ha il coraggio di negarlo. Adesso, però non lo dice un prete o una mamma addolorata per la morte del figlio, ma L’ Istituto superiore della sanità … Adesso vogliamo risposte certe per uscire dalla sciagura che ci uccide.
Il dottor Antonio MARFELLA:« ADESSO ASPETTIAMO AVVENIRE…..E RINGRAZIANDO AVVENIRE IN ANTICIPO…..RICORDO ANCORA UNA VOLTA A TUTTI CHE , SENZA AVVENIRE E SENZA PADRE MAURIZIO E LE MAMME DELLA CARTOLINE, A NOI MEDICI ONESTI CI AVEVANO GIA’ MASSACRATO…….GRAZIE AVVENIRE, GRAZIE PADRE MAURIZIO, GRAZIE MAMME……IL VOSTRO SACRIFICIO NON E’ STATO INVANO… » ANTONIO MARFELLA