Sopresa turismo: il Mezzogiorno  finalmente festeggia un dato positivo. “Il turismo dell’estate 2015, da giugno a settembre, è la migliore dal 2008, inizio della crisi e si assiste a un riscatto del Sud”. E’ quanto rileva Europasia e Cescat-Centro studi casa ambiente e territorio di Assoedilizia. “Quasi ovunque i segni positivi: più italiani in vacanza (incremento dell’8,6% rispetto allo scorso anno), mentre è continuata la crescita dell’afflusso dei turisti stranieri, più 2,5%, che comunque negli anni di vacche magre del turismo interno hanno limitato il bilancio negativo”.

“Ma teniamo presente – avverte – che parliamo dei mesi centrali dell’anno durante i quali l’Italia, che è al terzo posto in Europa dopo Francia e Spagna per movimento turistico complessivo, conquista il primato continentale”. Infatti, “per inquadrare adeguatamente il nostro boom nel contesto europeo, bisogna dire che la Spagna prevede 68 milioni di turisti e che l’Italia, come gli iberici, si sta avvantaggiando anche dei problemi di Tunisia ed Egitto come destinazioni turistiche. Nelle classifiche dell’Unwto relative al 2013, la Francia è al primo posto con 85 milioni di visitatori internazionali, seguita dagli Usa con 70 milioni, dalla Spagna con 61 milioni, dalla Cina con 56 milioni. L’Italia è quinta con 48 milioni di turisti davanti alla Turchia con 38 milioni”.

Comunque c’è una bella sorpresa: “Il settore si è rafforzato anche al Sud, dove si registra una presenza di quasi metà degli italiani assieme a una forte crescita del turismo internazionale. Al primo posto la Sicilia (15%), seguono sostanzialmente a pari merito Sardegna, Puglia e Calabria (10%), e, a distanza, la Campania che, se le proiezioni venissero confermate, con meno del 4% si collocherebbe al 10° posto in Italia alle spalle anche di Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Veneto e Lazio”.

Questa estate si caratterizza anche per la presenza dell’Esposizione Universale milanese, con la sua “ricaduta sul turismo lombardo (ma non solo): più presenze del 13% medio rispetto al 2014 con una punta di più 19% luglio 2015-luglio 2014. Da rilevare inoltre il suo effetto sul turismo enogastronomico. Questa estate il 42% degli italiani ha scelto di visitare frantoi, cantine, aziende, malghe, mercati e agriturismi. L’acquisto di prodotti tipici come ricordo delle vacanze è una tendenza in rapido sviluppo. La spesa turistica per l’alimentazione supera gli 11 miliardi. E’ giusto ricordare che l’Italia può contare si 4,886 prodotti tradizionali censiti dalle regioni, 272 specialità Dop-Igp, 415 vini Doc-Docg”.

Bene, infine, anche il fatturato diretto legato al turismo: “Oltre 18 miliardi rispetto ai 17 del 2014 (+7%). Se consideriamo invece anche l’indotto e lo proiettiamo sull’intero anno, arriviamo a 375-380 milioni di presenze (giorni-turista), un giro d’affari di 166 miliardi di euro (il 10,6% del pil) e una incidenza sull’occupazione dell’11,4%”.