di SIMONA D’ALBORA
Prendiamo una domenica di maggio, o un qualsiasi giorno dopo la chiusura dei negozi, un qualsiasi cittadino che da Mergellina vuole salire a via Manzoni e decide di farlo con la funicolare ma non ha il biglietto cosa succede? Succede che gli addetti alla funicolare informano il malcapitato che il biglietto lo deve fare alla macchinetta che sta alla fermata dell’autobus, fuori la stazione della funicolare. Supponiamo che il cittadino abbia la pazienza di non mandare a quel paese Metronapoli e di uscire dalla stazione per fare il biglietto a quel punto dopo aver perso cinque dieci minuti a trovare gli spiccioli si accorge che mettendo un euro non succede nulla ed a quel punto interviene qualcuno e gli dice che deve mettere altri 50 centesimi perché la macchinetta ha esaurito da una vita i biglietti da 1 euro.
Che succede? Niente perché quel cittadino, se vuole salire a via Manzoni è costretto a farlo comprando il biglietto da 1,50, altrimenti deve andare a piedi o prendere un taxi e spendere di più. Così è costretto a non usufruire del biglietto valido per una sola corsa, il che sarebbe equo visto che il viaggio in funicolare dura 3 o 4 minuti massimo, ma ad utilizzare il Tic, da 1,50, quello sempre valido per una sola corsa su ferro, ma che dura un’ora e mezzo. Ormai capita sempre più spesso che la macchinetta di Mergellina non eroghi i biglietti da 1 euro. In realtà accanto alla funicolare c’è un tabaccaio, ma è chiuso in orari di chiusura di ufficio ed anche la domenica. Allora la domanda nasce spontanea come mai si forniscono i tabaccai dei biglietti dei mezzi di trasporto e si lascia a secco dei biglietti validi per una sola corsa la macchinetta? È una vita che a Mergellina non si trovano e spesso nemmeno la macchinetta a Sant’Antonio li ha e se provi ad avvisare il personale della Metronapoli ti dicono che non è colpa loro. Così sei costretto a pagare più del dovuto se vuoi utilizzare la funicolare. Adesso anche volendo pensare che le nuove tariffe inaugurate a gennaio per agevolare chi prende un solo mezzo, non siano una presa per i fondelli, è quanto mai singolare che le macchinette, che sono in funzione 24 ore su 24 non abbiano mai la disponibilità del biglietto valido per una sola corsa e che sempre più utenti si trovino a dover pagare 50 centesimi in più per viaggiare in funicolare nell’ora di chiusura dei negozi. Ormai molti si sono fatti furbi e comprano i biglietti prima di arrivare alla stazione, ma c’è ancora qualcuno che non lo sa e si trova a dover pagare una corsa 1,50 invece di 1 euro.