Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Di Giuseppe Terracciano*
Basta continuare a lamentarsi delle criticità senza contribuire ad indicare soluzioni concrete e fattibili, non è più tempo ne da libro dei sogni ne da scioperi genarali ! Serve Coesione e unità d’azione!
I mercati globali impongono, ormai, un serio riassetto tra le varie componenti dell’economia in tutti i paesi industrializzati ed il nostro paese ha bisogno di una vera e coraggiosa strategia industriale, che punti sul manifatturiero, lì dove ancora significativa è la presenza di aziende pubbliche, da utilizzare come volano di una delle eccellenze industriali non più rinviabile e, partendo, ad esempio, dalla Finmeccanica.
L’arrivo di Moretti in Finmeccanica ha focalizzato l’attenzione sull’etica (e su questo ci troverà sempre al suo fianco), ma a noi interessa soprattutto confrontarci su come si vuole attrezzare la nuova Finmeccanica per renderla competitiva sui mercati globali.
Noi, come Fim Cisl, continueremo a privilegiare coerenza e realismo, serietà e concretezza nel confronto a tutto campo con il nuovo A.D., perché non intendiamo fare sconti nè alla Finmeccanica nè al Governo.
Per noi Fim, se da un lato bisogna riconfigurare la Finmeccanica per renderla competitiva, dall’altro è indispensabile – e questo chiediamo con forza ed ostinazione – la valorizzazione dei settori e dei siti industriali presenti nel paese ed in particolare nelle aree partenopee e della Campania.
Ci aspettiamo, quindi, che venga rilanciato il modello di relazioni industriali e sindacali partecipative, per contribuire concretamente a risollevare le sorti del nostro sistema industriale, senza tirarci indietro su nulla, come abbiamo già dimostrato con la FIAT.
Un monito va al Governo e alle Istituzioni: è giunta l’ora di fare del rilancio dell’industria un dogma assoluto, perché non possiamo permetterci il lusso di perdere altri posti di lavoro. Ne va della stessa convivenza civile.
Segr.Gen.Fim Cisl Campania