“Caivano. Francesco, 16 anni, è morto. Leucemia. Ancora. Ancora leucemia canaglia che strappa la vita ai giovani. Non è giusto. Occorre continuare a combattere la battaglia faticosa e nobile che tanti vorrebbero mettere a tacere. Francesco si aggiunge alla grande schiera di bambini, adolescenti, giovani genitori che abbiamo visto soffrire e morire senza poterli aiutare. Riposa tra le braccia di Dio, ragazzo.”

Queste le parole di don Maurizio Patriciello, dopo l’ennesima morte di un ragazzino di 16 anni per leucemia. Padre Maurizio, nel post in cui piange la giovane vita spezzata ancora una volta in quell’area tristemente nota come Terra dei Fuochi, richiama i medici alle loro responsabilità

“Invitiamo i medici di famiglia e gli ospedali campani a dirci le cose come stanno. – scrive-  Senza paure e senza infingimenti. Vogliamo che la politica si faccia avanti e si prenda le sue responsabilità. Non spetta a noi dare risposte. Noi non siamo scienziati. A noi spetta metterci accanto a chi soffre e amplificare la sua voce. Noi ci siamo. Ci saremo ancora. Tutti insieme dobbiamo porre fine a questo scempio. Ai genitori di Francesco la nostra solidarietà. La nostra vicinanza. Il nostro affetto.”