“Bisogna trasformare i proprietari dei terreni in soggetti partecipi e attivi del rilancio e della salvaguardia di quel territorio. Questi soggetti non possono essere penalizzati e poiché perderanno una reddita importante, bisogna individuare forme integrative: o indirettamente con degli sgravi fiscali ad esempio, o direttamente riconoscendo loro una parte integrante e attiva delle risorse naturali e nella bonifica”. Lo dice intervistato dal VELINO Giuseppe Marinello Presidente della Commissione Ambiente del Senato secondo cui “Non c’è dubbio che il decreto legge sulla Terra dei Fuochi sia servito a dare una prima risposta a quella che ovviamente è un’emergenza nazionale, ma il lavoro del Parlamento io credo non sia terminato, al primo strumento legislativo utile, bisogna individuare misure compensative in favore delle aziende agricole i cui terreni saranno destinati a colture no food”.
Secondo il Presidente della Commissione Ambiente di Palazzo Madama: “C’è bisogno anche di mettere nero su bianco una maggior definizione dei compiti dell’esercito nella Terra dei Fuochi e una più precisa definizione dell’attività di coordinamento tra le Forze dell’Ordine”. Marinello entra nel dettaglio: “se l’esercito serve solo al presidio della zona allora ‘nulla quaestio’ ma se ci sono altre attività ricordiamo la presenza fondamentale nel settore ambiente dei Carabinieri del NOE e gli agenti del Corpo forestale dello Stato. Queste sono tutte questioni – spiega l’esponente di Ncd – che non sono state affrontate nell’esame del testo approvato in Senato per il rischio che i tempi lunghi facessero ‘scadere’ il decreto”. “Quando a ottobre scorso guidai la Commissione in un sopralluogo nei terreni inquinati al confine tra Napoli e Caserta, incontrai un gruppo di studenti e i comitati locali di cittadini prendendo l’impegno che avremmo fatto tutto il possibile per intervenire sul problema: promessa mantenuta ma dobbiamo fare altro” ha concluso il Presidente Marinello.