In mille hanno sfilato a Casal di Principe per dire ”stop al biocidio”. Volontari delle associazioni sulla Terra dei Fuochi, delegazioni di Comuni, tra cui quella di Casale Monferrato, madri che hanno perso i propri bambini, di cui mostravano le fotografie, a causa di patologie tumorali, e medici con camici bianchi ma anche tanti cittadini che sono tornati in piazza per sollecitare interventi urgenti di bonifica delle aree inquinate dallo sversamento indiscriminato di rifiuti tossici. Manifestanti provenienti non solo dal Casertano ma anche dalla provincia di Napoli. C’era il parroco di Caivano don Maurizio Patriciello, animatore da anni della mobilitazione sul degrado ambientale, che dal palco allestito in piazza Mercato ha lanciato dure accuse alla politica. ‘
‘Perche’, mi chiedo, e’ ancora bloccata in Senato la legge sull’inasprimento delle pene per i reati ambientali? La risposta che mi sono dato e’ che i nostri politici vogliono continuare ad avvelenarci. Io, comunque – ha assicurato il sacerdote – continuero’ a parlare con i ministri; purtroppo pero’ alla fine a pagare sono sempre i cittadini”. Patriciello inoltre ha invitato tutti i medici ”che sanno bene come stanno le cose a denunciarle insieme a noi”. Qualche professionista, come Luigi Costanzo, volontario di Medici per l’Ambiente, e’ ancora piu’ duro di Patriciello.
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