Terra dei Fuochi, punto e a capo. I provvedimenti del governo, denunciano le associazioni e i Comitati, hanno clamorosamente fallito tutti gli obiettivi. Sia la legge sugli ecoreati che il decreto “Terra dei fuochi” (quello che ha previsto l’invio dell’esercito) non si siano rivelati che palliativi. Acerra, Afragola, Caivano, Casalnuovo, Casapesenna, Giugliano, Orta di Atella, Villaricca, San Marcellino: molte zone – denunciano i residenti e documenta una video-inchiesta del Corriere della Sera – sono drammaticamente ridotte peggio di prima. Sulla San Marcellino-Casapesenna, in particolare, ci sono ai lati della strada chilometri di sacchi contenenti rifiuti. A Villaricca sacchi di polvere di Eternit abbandonati in strada alla mercè di chiunque, ad Orta di Atella addirittura rifiuti ospedalieri pericolosi e a rischio infettivo. Il censimento dei roghi da parte del governo – che vengono descritti come diminuiti anche del 50% – viene fatto in base agli interventi dei vigili del fuoco. Così se il 115 non interviene, il rogo è come non ci fosse mai stato.
Le associazioni annunciano azioni concrete per mettere fine allo sversamento e all’incendio di veleni nel loro territorio. Sono due le forme di lotta ideate: non pagare tasse, e ingaggiare invece un’agenzia investigativa privata per scoprire quali fabbriche smaltiscono rifiuti illegalmente. Stanno già chiedendo preventivi, con la convinzione che costeranno meno dei militari inviati dal Governo e daranno risultati più concreti.