Ecco le principali notizie in evidenza sui quotidiani del Sud.
Il blocco di Acerra mette in crisi lo smaltimento rifiuti – Il vescovo che aveva innescato la protesta ora si dissocia. Mattei ai lavoratori Abc: “Vigilate sulle candidature al cda”. PROSEGUE la protesta al termovalorizzatore di Acerra, che rischia di mandare in tilt il sistema di smaltimento dei rifiuti in Campania. Settecento manifestanti hanno impedito ai camion di conferire i rifiuti nell’impianto, un blocco che dura da domenica, dopo l’arrivo delle prime ecoballe da Eboli destinate a essere smaltite nell’impianto. Il vescovo Antonio Di Donna, che domenica aveva rivolto un appello a fermare l’invio delle ecoballe salernitane, si dissocia «da ogni posizione estremistica che mira al blocco totale dell’inceneritore».
Via al Crocetta-ter “Non siamo commissariati” – Si insedia la giunta. Il presidente: “Ora tagli e riforme” – Ripescata la burocrate finita nella bufera dopo il click-day
Luci spente, allarmi fuori uso in Sicilia capolavori a perdere – HANNO staccato perfino i telefoni ai musei a perdere della Sicilia. La Regione da mesi non paga le bollette: «Possiamo ricevere yelefonate solo in entrata», dicono i direttori dei siti e delle aree archeologiche. Internet è un lusso, mentre da due anni e mezzo nessun servizio aggiuntivo è garantito. Impossibile trovare una guida del museo di Agrigento, una cartolina dell’Annunciata di Antonello da Messina, per non parlare di bookshop e caffetterie.
Bari, Ostriche per sentenze Rinviati a giudizio 21 giudici e avvocati – C’erano giudici di pace baresi – questa almeno è l’ipotesi della Procura di Lecce – che si facevano scrivere le sentenze dagli avvocati. Gli stessi che erano pronti a ricambiare il favore quando indossavano la toga da magistrato onorario in una diversa giurisdizione. Le sentenze che, secondo l’accusa, sono state aggiustate sono centinaia. E venivano utilizzate come moneta di scambio.
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