Ecco le principali notizie in evidenza sui quotidiani del Sud.
Palermo. Il boss: “Così lo 007 mi salvò dall’arresto” – I verbali del pentito Flamia: “Nel 2008 un agente dell’Aisi mi disse che era stata volutamente sbagliata la data di nascita sul mandato e garantì che quando sarei finito in carcere non mi avrebbero contestato l’associazione mafiosa”. Indaga la procura di Palermo. Sapeva che l’avrebbero arrestato una mattina di dicembre. Sapeva pure per quale reato, una bazzecola rispetto al suo ruolo di boss. Sapeva tante cose Sergio Rosario Flamia, rispettato padrino di Bagheria: fare il confidente dei servizi segreti gli tornava molto utile. Un giorno di fine 2008, il suo contatto lo chiamò al telefono per dire che sarebbe stato opportuno vedersi subito. Al solito posto, in campagna. Esordì: «Guarda, dovevano arrestare pure a te stanotte, io sono riuscito a spostare la carcerazione facendo volutamente un errore sulla data di nascita nell’ordinanza di custodia cautelare». Aggiunse: «Sicuramente, ti arresteranno fra tre, quattro giorni, ma stai tranquillo che noi ti aiutiamo, intanto ti stiamo facendo contestare un articolo che è una cosa poco grave rispetto all’associazione, l’articolo 418, assistenza agli associati».
Napoli, Senegalese blocca rapinatori ma i passanti li fanno fuggire – Vede la cugina affrontata dai rapinatori, che impugnano un coltello, e interviene. Ma Ibra, 36 anni, senegalese, si ritrova circondato da almeno altre tre persone che lo bloccano e consentono ai banditi di scappare. «Mi hanno circondato e mi hanno minacciato, ma io non ho ceduto. Perché dovevo lasciarlo andare?».
L’economia – Incentivi dimezzati al Sud, spunta l’ipotesi di una nazionalizzazione dell’Ilva
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