Ecco le principali notizie in evidenza sui quotidiani del Sud.
Il governo ricorre contro De Magistris, Alfano e il prefetto di Napoli “contro” De Magistris – Ricorrono al Consiglio di Stato per stoppare la decisione del Tar del 30 ottobre che ha revocato la sospensione del sindaco decisa dallo stesso prefetto per via della legge Severino dopo la sua condanna in primo grado a un anno e tre mesi per abuso d’ufficio per le intercettazioni di Why Not. Con un tweet lo svela lo stesso de Magistris che annuncia pure di voler impugnare il decreto Sblocca Italia. Il ricorso tardivo del governo ha una sua spiegazione. Il Consiglio di Stato ha fissato, per il 20 novembre, la discussione sul ricorso presentato da Gian Luigi Pellegrino a nome del Movimento difesa del cittadino contro la decisione del Tar di Napoli che ha mandato alla Consulta proprio la legge sull’incandidabilità giudicandola a rischio costituzionalità. A questo punto il prefetto e il ministro dell’Interno Alfano hanno optato per il ricorso, che sarà discusso contestualmente, e che comunque non tocca l’impianto della legge sulle liste pulite. Se il Consiglio di Stato dovesse dare ragione a prefetto e ministro, De Magistris potrebbe vedersi costretto a lasciare di nuovo palazzo San Giacomo.
“Così decidemmo di uccidere Di Matteo” – Il Summit rivelato da un boss: “Si discusse di tritolo a Palermo o bazooka a Roma” Tensione in procura sul rischio attentato. Agueci lo smentisce, poi si corregge. Un mafioso di rango, da qualche mese detenuto, ha svelato il progetto di attentato nei confronti del sostituto procuratore Nino Di Matteo. È lui il confidente d’eccezione che nei giorni scorsi ha fatto scattare l’ultima allerta nell’antimafia, rivelata ieri da Repubblica. Ha spiegato di volersi togliere un peso dalla coscienza. Perché anche lui è stato parte di quel progetto, così dice. E parla di un summit fra i boss più in vista di Cosa nostra, in cui si sarebbe discusso delle modalità operative dell’attentato. Secondo la fonte, i mafiosi avrebbero preso in considerazione due opzioni per colpire Di Matteo: esplosivo a Palermo o bazooka e kalashnikov a Roma.
Critiche a Saviano dall’Anm di Napoli “Sbaglia a delegittimare i magistrati” – L’Anm di Napoli esprime «amarezza e sconcerto» per le parole di Roberto Saviano, dopo la sentenza che ha condannato per minacce mafiose un avvocato, ma ha assolto i boss Iovine e Bidognetti. «Una cosa all’italiana, a metà, senza coraggio», si era sfogato lui.
[flagallery gid=454]