Buongiorno amici, oggi do il nostro benvenuto all’architetto Dario Bonanno, classe 1974. Un professionista che fonda la AstreaStp S.R.L. una società multidisciplinare tecnico legale. Laureato all’UNIPA nel 2001 con il massimo dei voti, si specializza nella Conservazione dell’architettura storica e dal 2002 è consulente dei piani territoriali della Regione Siciliana. Dal 2003 al 2008 consigliere comunale a Palermo. Dal 2006 al 2012 è consulente a Roma “dell’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia” (Ente Morale Ecclesiastico). Tra le molte altre cariche: Dal 2008 al 2011 ricopre l’incarico di VicePresidente del consiglio di amministrazione di AMAP S.P.A. e poi Presidente FF 2011. Nel 2012 viene nominato dal governo regionale Siciliano Commissario Liquidatore e Dirigente Generale presso L’Ente Acquedotti Siciliano (Ente pubblico non economico regionale di fascia A), rimarrà in carica fino al 2018. Dal 2013 è delegato al consiglio nazionale dell’Inarcassa (Cassa Nazionale di previdenza e assistenza per Ingegneri e Architetti). Attualmente è il Presidente del consiglio di amministrazione della AstreaStp S.R.L. e coordinatore provinciale palermitano di Sud Chiama Nord, il partito del leader Cateno de Luca.
Architetto, vorrei concentrare questa nostra intervista sulla sua scelta politica. Come mai ha scelto questo partito?
Perché sono un meridionalista convinto. Ho cominciato con Alleanza Siciliana, poi ho collaborato anche con Raffaele Lombardo nel suo partito meridionalista MPA. Ora ho aderito all’iniziata dell’onorevole Cateno De Luca, perché penso che lui sia l’uomo giusto al momento giusto. Visto che molti giovani continuano a lasciare la nostra Isola per emigrare altrove.
Pensa davvero che Cateno de Luca sia l’uomo giusto, il solo capace di ridare libertà e dignità alla nostra Sicilia?
Si, solo dando opportunità di lavoro ai nostri giovani, possiamo evitare o almeno limitare questo continuo salasso sociale di giovani fuoriusciti. Lui è l’unico politico che ha a cuore il benessere e il progresso della nostra Isola. Visto che la politica centralista romana, non ci tiene nel minimo conto.
Questo è poco, ma sicuro. In quale modo pensa di contribuire in prima persona a questo sviluppo?
Sicuramente con la mia passione per la politica, l’amore per la nostra terra e mettendo a disposizione per i miei conterranei quel po’ di cui sono capace.
Che progetti avete per conseguire i vostri obiettivi?
Fondamentalmente di mettere insieme quei soggetti che hanno a cuore i progetti di libertà e di sviluppo dell’Italia in generale e della Sicilia in particolare. In concreto, nella circoscrizione isole, porteremo alla ribalta nel Parlamento Europeo i problemi che assillano la Sicilia e la Sardegna, entrambe isole ed entrambe praticamente abbandonate a sé stesse.
Si, come sicula, so di cosa sta parlando. Adesso la domanda spinosa. In che modo noi tutti siciliani possiamo contribuire a questo sviluppo, a parte il voto? Si sa che, per quanto grandi, se si è soli, non si va da nessuna parte.
Con la partecipazione alle manifestazioni, facendo capire ai poteri forti che non siamo soli che in numero sempre crescente di persone esasperate che vedono i loro figli o, peggio, i loro nipoti, andar via per mancanza di opportunità, in una terra amara che si sta spopolando e poi chiaramente con il voto.
Bene, la ringrazio del tempo che ha voluto concedere a me e ai nostri lettori. Le auguro in bocca al lupo, perché lei sicuramente si candida a queste elezioni Europee.
Grazie a lei, ma non mi candido, mi limito a fare il segretario del partito a Palermo. Spero di vederla ai nostri comizi.
Mi organizzo per essere più possibile ai piedi del palco.