Il gioco online è un fenomeno internazionale, capace di coinvolgere milioni (o forse miliardi?) di persone ad ogni latitudine e longitudine del nostro pianeta. Secondo vari studi nazionali però, in Italia il fenomeno al sud conosce un trend di crescita più elevato rispetto alla media che già è a livelli stratosferici: stando a recentissimi dati (aprile 2017) della Camera dei Deputati, negli ultimi diciotto mesi c’è stato il 27% di utenti in più che si sono avvicinati per la prima volta a siti di scommesse sportive e giochi d’azzardo.

Incrociando poi i dati del report annuale del Politecnico di Milano che ha preso in considerazione il fenomeno nel suo complesso e lo studio dal titolo “Young millennials monitor” dell’Università di Bologna in collaborazione con Nomisma che invece ha analizzato il gioco nella fascia di età tra i 14 ed i 19 anni (ed è sempre bene ricordarlo ed evidenziarlo: fino al raggiungimento della maggiore età, 18 annim scommesse e gioco d’azzardo sono categoricamente vietate per legge), il risultato finale non cambia: a sud si gioca di più e chi gioca di più al sud sono gli uomini.

Per trovare la motivazione di questi andamenti gli studiosi hanno tirato in ballo vari elementi tra ci la percentuale di disoccupazione più elevata rispetto ad altre aree del nostro paese ma anche ad un allontanamento più marcato dalle varie istituzioni sociali tra cui anche e soprattutto la famiglia.

Rimanendo in famiglia, soprattutto per i più giovani, l’esempio che danno mamma e papà sono comunque fondamentali. Pensate che nelle famiglie dove non gioca nessuno dei due genitori, soltanto il 9% dei ragazzi sviluppa l’attitudine al gioco d’azzardo. La percentuale sale a ben il 64% quando in casa c’è già un giocatore che gioca. Il primo approccio dei giovanissimi al gioco avviene più frequentemente tramite vari tipi di gratti e vinci.

E’ bene poi sottolineare come, al di là del già citato divieto assoluto che vige per i minorenni al gioco, sia fondamentale non generalizzare il fenomeno. Da una parte c’è il gioco d’azzardo consapevole e responsabile, dall’altra una vera e propria malattia anche molto pericolosa definita ludopatia, il cui acronimo scientifico è GAP: Gioco d’Azzardo Patologico.

La ludopatia o azzardopatia che dir si voglia è un fenomeno assolutamente da non sottovalutare tanto che tutti i principali siti del settore hanno preso misure per cercare di arginarlo: ad esempio in ogni pagina usando il codice promozionale snai è presente un link alla sezione gioco responsabile dove si mettono in rilevo vari aspetti come le forme di consulenza su come mantenere il controllo, i limiti di versamento, l’avviso sull’attività di gioco, fino ad arrivare alla possibilità di totale auto esclusione.

Anche sul territorio sono sempre più le associazioni che si occupano del problema con sportelli a cui rivolgersi ed anche le istituzioni pubbliche stanno aumentando le possibilità di percorsi riabilitativi per uscire da un vortice a cui da soli difficilmente si riesce a non essere inghiottiti. Sognare di diventare ricchi giocando è un diritto di tutti ma occhio a non trasformarlo in un incubo…