«I gruppi di Mdp all’unanimità hanno scelto di non votare la relazione sul Def e di votare a favore dello scostamento di bilancio». È tardo pomeriggio quando il coordinatore del partito, Roberto Speranza, si affaccia da un’uscita laterale del Senato per dichiarare a giornalisti e telecamere quello che, fin dal mattino, si sussurra come retroscena nei Palazzi: l’uscita dell’ala più di sinistra dalla maggioranza, suggellata in serata dalle dimissioni del loro unico rappresentante al governo, il viceministro Filippo Bubbico. Ha detto Roberto Speranza: «Abbiamo chiesto al governo una svolta sulle questioni sociali. La relazione di Padoan di oggi è stata insufficiente. In questo momento non mi sento nella maggioranza, spero che il governo cambi rotta». E ieri sera a Cartabianca Massimo D’Alema ha ribadito: «Abbiamo le mani libere, non siamo vincolati; votiamo quel che riteniamo giusto. Comunque il governo ha le spalle copertissime, ha sempre avuto il sostegno di Berlusconi, diciamo le cose come stanno». La scelta crea l’ennesima frattura con Giuliano Pisapia, il “federatore riluttante”