Di Simona d’Albora
Una giornata da dimenticare quella di ieri per chi da anni denuncia il biocidio commesso ai danni del nostro ambiente, una giornata da dimenticare per chi da anni combatte chi avvelena le nostre terre sversando rifiuti tossici nei nostri terreni. La legge sugli ecoreati subisce una battuta d’arresto alla Camera e ritorna al Senato tra le preoccupazioni di Legambiente, associazioni ambientaliste e cittadini che vedono in questo stop il pericolo che il ddl venga affossato. Non si è fatto in tempo a digerire questa ennesima sconfitta per l’ambiente che giungeva un’altra notizia: le minacce di morte da parte del boss Michele Zagaria, al giornalista Sandro Ruotolo, da sempre in prima linea nella lotta alla criminalità e nella denuncia dello scempio compiuto ai danni del territorio. Insomma alla vigilia del voto regionale, la Terra dei Fuochi è di nuovo sotto attacco.
La coalizione Stop biocidio, lancia il primo Forum, con gli esperti, i giornalisti e i cittadini, sabato 9 maggio all’Auditorium Carla e Valeria Verbano a Mezzocannone 14 occupato.
Una giornata di incontro, analisi, riflessioni e di programmazione delle prossime mobilitazioni da mettere in campo affinché Governo e Regione, colpevoli di un silenzio e di un’indifferenza inquietante, non girino la testa dall’altro lato.
“Abbiamo pensato ad una discussione divisa in due tempi.- dichiarano – La prima attraverso tavoli di lavoro tematici dove tutti i comitati possono intervenire. E’ senza dubbio questa la discussione più importante da dove dovranno emergere, a seconda delle aree tematiche, i punti di rivendicazione prioritari della coalizione Stop Biocidio ed anche le mobilitazioni sui territori che saranno proposte dai comitati e poste alla condivisione di tutta la coalizione. Diritto alla salute, bonifiche, impianti, agricoltura, sono queste le aree tematiche su cui si articolerà la prima parte della discussione che si svolgerà durante la mattinata. La seconda parte, nel pomeriggio, vedrà la socializzazione dei report dei quattro tavoli, l’indicazione delle mobilitazioni e delle iniziative comuni che saranno assunte da tutta la coalizione, la discussione sulle mobilitazioni nazionali contro lo Sblocca Italia e le opere inutile che devastano il territorio ed infine l’indicazione di iniziative che attraversino la campagna elettorale per le regionali, in modo da ricordare a chi si candida a governare la Campania che la lotta contro il biocidio non termina nell’urna e che dal giorno dopo le elezioni saremo sotto quei palazzi a gridare Stop Biocidio”.
“Continuiamo a contare giovanissime vite portate via nella nostra terra dal tumore.- si legge sulla loro pagina di Facebook – La Terra dei Fuochi brucia ancora, e le nubi di veleno che appestano le nostre città sono lì a ricordarcelo tutti i giorni. Nella Terra dei Fuochi si muore ancora, grazie anche ad una sanità ridotta all’osso, con ospedali che chiudono ed un servizio pubblico dilaniato dai tagli che è incapace di garantire il diritto alla salute in una regione dove si muore di più che altrove a causa dei veleni, con un servizio sanitario non in grado di fornire la giusta prevenzione. Di bonifiche nemmeno l’ombra, di protezione efficace dei prodotti della terra nemmeno, mentre si continua a parlare di inceneritori ed impianti di veleni. Solo un mare di chiacchiere ed una cifra consistente di denaro pubblico che servirà solo alle speculazioni di affaristi e faccendieri. Non abbiamo mai smesso di mobilitarci, dopo la campagna d’autunno, negli ultimi mesi le manifestazioni di Casalnuovo e Casandrino e soprattutto l’incessante mobilitazione di Acerra ci raccontano come il movimento contro il biocidio in Campania sia vivo e vegeto. Le elezioni regionali alle porte ci consegnano un periodo di promesse e speculazioni elettorali sulle nostre lotte e sulla pelle dei cittadini della Terra dei Fuochi”.