Natale amarissimo per i 40 lavoratori della Hammond Power Solutions di Marnate (Varese). Il 18 dicembre, poco dopo aver regalato loro i tradizionali cestini di natale, la proprietà canadese ha comunicato che saranno tutti licenziati. Al rientro partiranno incontri con i sindacati per cercare una soluzione che scongiuri gli allontanamenti previsti per l’inizio di febbraio. “Avevano appena assunto a tempo indeterminato un addetto dell’area commerciale – spiega Rino Pezone della Fiom di Varese – poi martedì alle 14 hanno distribuito i panettoni e alle 16 ci hanno detto che dal Canada hanno deciso di cessare l’attività a Marnate”.
Il motivo, stando a quanto riferito ai sindacalisti dai vertici del gruppo, sarebbe il peso fiscale che in quello stabilimento supererebbe i ricavi, insostenibile per una società quotata in Borsa. Il sito del Varesotto – dove si producono trasformatori elettrici – è della Hammond Power Solutions dal 2013, quando la multinazionale ha prima acquisito un’azienda vicentina e poi si è appropriata della Marnate Trasformatori. Da allora ha sempre mantenuto l’attuale assetto di 40 dipendenti, fino a quando a settembre ha promesso nuovi investimenti e assunzioni. Nel frattempo ha chiesto un po’ di cassa integrazione ordinaria per cautelarsi da eventuali cali degli ordini. Nulla poteva far pensare a un epilogo cosi drastico.