Il 2015 sarà l`anno del Sud, che crescerà in percentuale più del Nord in termini di Pil». Parola di Graziano Delrio, che si lancia in questa scommessa in un’intervista rilansciata alla Stampa e che spiega le ragioni per cui si possa finalmente invertire un trend in tutto il paese. «Abbiamo segnali molto incoraggianti da parte delle imprese. Vedendo i dati Istat sui giovani si capisce che su questo fronte bisogna colmare una voragine, anche se questa caduta vertiginosa ha avuto una frenata. Le due sfide sono i giovani e il Sud e il Jobs act le può far vincere entrambe. Oltre alla flessibilità sui contratti dota il Paese di un sistema di protezione sociale tra i più avanzati al mondo».
Ce la farà il Jobs ad a superare il divario tra le due Italie? «Non da solo, ma insieme agli investimenti massicci che stiamo realizzando – risponde Delrio – Sono soddisfatto che nel 2014 abbiamo raggiunto e superato tutti i target di spesa dei fondi europei. Nel 2015 dobbiamo spendere 14 miliardi di cui 9 al Sud, che vuol dire più del 2% del Pil del Sud. In barba ai profeti di sventura del sud ci sono amministratori e imprese che li stanno usando per far ripartire il Mezzogiorno, che avrà in percentuale una crescita superiore al Nord. E che può diventare la sorpresa di questo paese. Pensate solo a Taranto, dove sono in ballo investimenti per 800 milioni, oltre al miliardo e duecento milioni dell`Eva che deve ripartire. Sono fiducioso che ci sarà una crescita sia di occupati che di Pil».