L’assessore all’agricoltura Nino Caleca si è espresso sulla questione per i boschi di eucalipto dati dalla regione a società private per dieci anni : “La compravendita di boschi e alberi non è tra le scelte politiche del governo e della giunta. “Sono preoccupato per quello che è successo. Abbiamo svolto degli accertamenti e certificato criticità nei rapporti contrattuali con i privati, che nel 2000 si sono aggiudicati un bando per l’utilizzo dei boschi di eucalipto nel nisseno. Vogliamo chiedere la sospensione del contratto integrativo firmato nel 2007 e disposto lo stop alla consegna dei lotti residui”.
L’Assessore Caleca ha ricostruito la vicenda relativa ai contratti tra la Regione e un cartello di società riunite in Associazione temporanea di impresa, che nel 2000 si sono aggiudicate un bando per l’utilizzazione boschiva e il trasporto di alberi di eucalipto per il funzionamento della centrale a biomasse, situata tra Caltanissetta ed Enna. “Il primo contratto firmato nel 2001 riguardava un’area di 2.700 ettari e la Regione ha già consegnato all’Ati tutti i lotti interessati, il secondo contratto invece riguarda una superficie di 6 mila ettari ma finora ne sono stati consegnati 600 e abbiamo già disposto lo stop”, ha spiegato ai giornalisti Caleca che dice anche che sono emerse delle criticità come quella di firmare il primo contratto per conto dell’ATI composta da Bioenergy Sicila, Biomasse Italia e Sisco spa: la Biomasse Cicilia non fa parte dell’ATI. Ora tocca all’Avvocatura dello Stato il parere legale sull’accordo.