Il collegio dei Questori della Camera ha sospeso l’erogazione di tutte le somme dovute a titolo di rimborso, legate all’esercizio del mandato parlamentare, nei confronti del deputato siciliano Francantonio Genovese (Pd), da quando l’Aula ha votato per il suo arresto. Lo ha dichiarato il questore della Camera Stefano Dambruoso (Sc), che sulla questione critica duramente i deputati del M5S. “I rappresentanti del M5S componenti l’Ufficio di Presidenza della Camera dei deputati hanno deciso, ancora una volta, di non fare sfoggio di competenza, preparazione e senso delle Istituzioni. Pur partecipando, infatti, ai lavori dell’Ufficio il 4 giugno scorso con il vice presidente Di Maio e il segretario Mannino non hanno sollevato alcun rilievo rispetto alla comunicazione da parte del Collegio dei Questori dell’avvenuta sospensione, nei confronti del deputato Genovese, a partire dalla data in cui la Camera ha votato l’autorizzazione all’arresto dello stesso deputato, dell’erogazione di tutte le somme dovute a titolo di rimborso, nessuna esclusa, legate all’esercizio del mandato parlamentare”.
“Erano forse troppo concentrati a fare progetti all’estero con la xenofobia ributtante di Farage? Arrivare sistematicamente impreparati nelle sedi istituzionali italiane ed avallare scelte che poi si cerca di rettificare con aggressive uscite giornalistiche, magari dopo essere stati rimproverati dai loro intolleranti leader Grillo e Casaleggio, è la peggiore e inconcludente politica”. Genovese, dal 15 maggio (giorno del suo arresto), percepirà solo l’indennità parlamentare connessa alla titolarità della carica, che ammonta a 5.246,54 euro netti, 10.435 euro lordi. Al deputato, da allora, non vengono più corrisposti la diaria, i rimborsi delle spese per l’esercizio del mandato e per il trasporto.