di Laura Bercioux
E’ emergenza rifiuti in Sicilia, il Presidente Rosario Crocetta ieri ha firmato un’ordinanza urgente. “Non abbiamo alcuna intenzione di trasportare i nostri rifiuti in altre regioni, poiché ogni Regione ha il dovere di smaltire i propri. E noi non ci sottrarremo alle nostre responsabilità. Ritengo però che si debba aprire subito un tavolo a Roma per affrontare la questione ed evitare che la Sicilia diventi un nuovo ‘caso Campania’, per intervenire quando la spazzature avrà già invaso le strade: chiederò quindi il commissariamento per la gestione dell’emergenza”.
All’Ansa Crocetta dichiara: “In 24 ore ho annullato l’emergenza, assumendomi una responsabilità enorme e tamponando una situazione che poteva diventare drammatica. L’attuale piano distribuisce in modo equo i rifiuti in base alle disponibilità esistenti – spiega – ma opereremo in questo modo solo per un mese. Nel frattempo occorre mettere in campo, immediatamente, misure alternative che consentano la riapertura delle discariche di Mazzarà Sant’Andrea e di Siculiana”.
Il Presidente punta ad utilizzare anche discariche in disuso e sottolinea “sono in corso le gare per cinque impianti in Sicilia, in cui lavori potrebbero essere imminenti, ma tali interventi non possono rappresentare la soluzione definitiva. Le criticità attuali, sono state determinate dalla scelta, compiuta in passato dai governi precedenti, di autorizzare solo discariche private senza pensare a investimenti pubblici. Si è pensato a creare mega-discariche di eccessivo impatto e non a piccoli interventi che avrebbero consentito ai singoli comuni o a consorzi di comuni di potere gestire i propri rifiuti. Questo sistema va rivisto profondamente: è impensabile che Catania, Messina e la parte orientale della provincia di Palermo debbano dipendere da tre impianti”.
Il Governatore siciliano afferma che “occorre che tutti abbiano la consapevolezza che il piano rifiuti precedente era velleitario e insufficiente, basandosi, solo teoricamente, su una percentuale di raccolta differenziata mai realizzata anche perché non veniva indicati gli strumenti idonei per raggiungere quegli obiettivi, col risultato che il sistema pubblico non si è attrezzato in modo sufficiente. Il caso Mazzara Sant’Andrea è emblematico. Il sistema dei rifiuti va in tilt proprio perché basato sul monopolio dello smaltimento. Attraverso le compostiere – sostiene Crocetta – potremo ridurre del 50% la produzione di umido. Stiamo ragionando su questo progetto come su altre iniziative, ma abbiamo bisogno di strumenti legislativi eccezionali per accelerare sul nuovo piano dei rifiuti”.
Ed è a Roma che Crocetta sottoporrà al Governo l’intervento per incrementare la raccolta differenziata e intende aprire un confronto con lo Stato per la gestione dei rifiuti.