di Raffaele Vescera
“L’Italia è un pescecane famelico che non riconosce la propria carne e s’illude di sopravvivere mangiando se stesso. Non mi viene altra metafora, presa in prestito da Verne o Melville, per definire questo Paese. Ha prima spolpato la propria coda, la Sicilia e il Sud. Rubando e depredando le loro risorse naturali ed umane, riducendole in miseria, distruggendo la loro storica indu…stria ed impedendo loro un moderno sviluppo industriale, infine deprimendo la fiorente agricoltura a beneficio del nord. Un Paese che cresce solo a metà non ha vita lunga. Ha poi divorato le proprie interiora, diffondendo una corruzione di stato senza precedenti nel mondo civile, che ha prodotto un debito pubblico ormai insanabile. Infine, ha usato le mafie come suo braccio armato clandestino, utile a fare il lavoro sporco.
Ora, la testa dello squalo, bestia con il cervello più piccolo del mondo animale, ben salda sul collo del nord, non capisce di essere moribonda e non s’accorge di non avere più alcuna ricetta per salvarsi. Chi è causa del proprio male, pianga se stesso e perisca almeno dignitosamente, liberando i meridionali dal giogo coloniale cui li costringe da un secolo e mezzo, e faccia i conti con questi dati diffusi oggi:
“L’Ocse ha tagliato drasticamente le stime di crescita per il Paese, quest’anno il prodotto interno lordo crollerà dello 0,4%, contro il +0,5% stimato in precedenza. E’ l’unico dato negativo tra i Paesi del G7. In Germania prevista crescita dell’1,5%, in Francia +0,4%…
In Italia, i bambini poveri in due anni sono raddoppiati: su un totale di circa 10 milioni, erano 723mila nel 2011, sono saliti a 1 milione 434mila nel 2013. E dal 2012 al 2013 sono cresciuti di oltre il 30 per cento.”
Ora, la testa dello squalo, bestia con il cervello più piccolo del mondo animale, ben salda sul collo del nord, non capisce di essere moribonda e non s’accorge di non avere più alcuna ricetta per salvarsi. Chi è causa del proprio male, pianga se stesso e perisca almeno dignitosamente, liberando i meridionali dal giogo coloniale cui li costringe da un secolo e mezzo, e faccia i conti con questi dati diffusi oggi:
“L’Ocse ha tagliato drasticamente le stime di crescita per il Paese, quest’anno il prodotto interno lordo crollerà dello 0,4%, contro il +0,5% stimato in precedenza. E’ l’unico dato negativo tra i Paesi del G7. In Germania prevista crescita dell’1,5%, in Francia +0,4%…
In Italia, i bambini poveri in due anni sono raddoppiati: su un totale di circa 10 milioni, erano 723mila nel 2011, sono saliti a 1 milione 434mila nel 2013. E dal 2012 al 2013 sono cresciuti di oltre il 30 per cento.”
Dalla pagina Facebook di Raffaele Vescera