Per 44.654 insegnanti (comuni e di sostegno) è iniziato il concorsone, quello che metterà fine a giri di supplenze, contratti a termine, trasferimenti e precarietà. Le domande però sono 370mila: svolterà solo un candidato su 8.
«Il nostro obiettivo è dare stabilità al reclutamento, selezionando i futuri docenti anche alla luce della loro attitudine a insegnare, ed è per questo che abbiamo previsto che vi sia, oltre al tirocinio, prima dell’assunzione, anche una lezione simulata al termine del periodo di prova» spiega il ministro all’Istruzione e al Merito Giuseppe Valditara. Le selezioni avranno anche un’ambizione: andare a scovare quella «vocazione» all’insegnamento che da sempre viene invece presa a picconate da stipendi bassi, poche possibilità di carriera e una burocrazia avvilente. Quella
marcia in più che va ben oltre le lezioni frontali e lo «studiate da pag a pag».