Studiando i fogli del Codice Atlantico presso la Biblioteca Ambrosiana, la ricercatrice ho scoperto un “particolare bizzarro” nel disegno del foglio 399 verso del Codice Atlantico con il profilo di una fanciulla. Attraverso la ricerca grafica, che si è avvalsa della collaborazione di Sergio Frumento, la Glori ha verificato che il “profilo nascosto” era del tutto simile a quello della fanciulla, ma al tempo stesso – attraverso una minima variazione del naso – riconduceva alla fisionomia di Leonardo.
Non è la prima volta che, a partire dal particolare del suo caratteristico naso, si scopre il volto celato di Leonardo, come ad esempio ha rivelato sul foglio 10 v. del Codice degli uccelli di Torino l’esperimento del 2009 di Pietro Angela, a partire da una intuizione di Carlo Pedretti ( ripetuto a riprova scientifica da Sergio Frumento). La somiglianza del profilo dell’Ambrosiana è stata verificata sia sull’Autoritratto che sul Ritratto di profilo di Leonardo attribuito al Melzi.
La Glori, avvalendosi delle comparazioni grafiche, ha prodotto due presentazioni in power point (una estesa e l’altra più breve, poste sul sito o raggiungibili ai link) che, come in un gioco di specchi, mettono in evidenza le similitudini tra il profilo della fanciulla e quello “nascosto” di Leonardo, sperimentando infine la somiglianza della fanciulla di profilo sia con la Gioconda sia con la sua prima versione sottostante il ritratto del Louvre – più giovanile e dal sorriso meno accentuato – scoperta da Pascal Cotte nel 2015
Il disegno dell’Ambrosiana, esaminato in originale dalla studiosa, viene ricondotto alla documentata tendenza di Leonardo all’automimesi e inoltre alla sua padronanza degli artifici di prospettiva, come risulta dal libro “Ogni dipintore dipinge sé” pubblicato su Academia edu nel febbraio 2016. In conclusione, per dipingere la Gioconda, Leonardo attraverso interventi mirati avrebbe “coniugato” il volto femminile del primo ritratto (ricostruito da Cotte) con il proprio stesso volto. Analogo procedimento secondo la Glori si può cogliere nei due profili dell’Ambrosiana, dove il caratteristico profilo svelato identifica Leonardo, ma al tempo stesso presenta tratti del tutto simili al profilo della fanciulla della corte milanese.
Infine Carla Glori prospetta la possibilità che la fanciulla di profilo simile alla Gioconda sia quello Bianca Sforza nel suo ritratto nuziale, stante la datazione del foglio 399v al 1495 circa (infatti sul verso opposto 399r si trovava il piccolo disegno della statua equestre di Leonardo), e giustifica la trasformazione del volto giovanile originario, (la “prima Gioconda” portata in luce da Cotte nel 2015), oltre che in base all’automimesi anche e soprattutto per la necessità di Leonardo di mascherare il vero volto di Bianca, il cui ritratto – portato via con sé da Milano nel 1499 – era troppo scomodo da esporre nelle corti della penisola, trattandosi della primogenita del Moro sconfitto e messo al bando.
Collegamenti:
La scoperta è pubblicata nello studio di Carla Glori su Academia edu https://independent.academia.edu/CarlaGlori
“Ogni dipintore dipinge sé. Il profilo femminile sul foglio 399 verso del Codice Atlantico e il profilo nascosto”
LINK ALLA PRESENTAZIONE POWER POINT – VERSIONE ESTESA
https://docs.google.com/presentation/d/1wXyMKXOsnbAxLWgRlICx5ozxSCmMilIkaFlvrc2OikA/edit?usp=sharing
LINK ALLA PRESENTAZIONE POWER POINT – IL PUZZLE MAGICO DI LEONARDO
https://docs.google.com/presentation/d/1N2jmZ09vi1g_T-ztFpay_1gELZ3z1Lj19U04M-phl7o/edit?usp=sharing