Sui giornali oggi molti titoli sono dedicati al tour elettorale di Matteo Salvini chr è un bollettino quotidiano di scontri e polemiche. Ieri a Massa Carrara, scrive il sole 24 Ore, circa 300 persone hanno contestato il leader della Lega. Militanti di sinistra, centri sociali di Massa e Carrara, Carc (comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo), anarchici di Carrara e associazioni politico culturali antifasciste. Gli esponenti di Casa Rossa Occupata, uno dei centri sociali in prima linea, sono stati tra i più attivi. Lo scontro con le forze dell’ordine, nel tardo pomeriggio, è stato quasi inevitabile. L’interessato però poco dopo sosteneva che “se il ministro dell’Interno facesse il suo lavoro, non ci sarebbe bisogno di mandare 8mila poliziotti per difendere Salvini. Invece a qualcuno il braccio armato dei centri sociali fa comodo. Ma non saremo certo noi a fermarci, figuriamoci”. Salvini viene duramente contestato anche a Viareggio, “questa non è politica, questa è delinquenza, questa non è demo crazia”, ha lamentato il politico leghista.
Ecco la cronaca di Repubblica: Salvini contestato a Massa Carrara e a Viareggio dove, mentre parla sul palco si abbassa per schivare l’ennesimo oggetto. Più che una campagna elettorale, quella del leader leghista in Toscana sembra una campagna militare. Ovunque ‘l’altro Matteo” è transennato e scortato dagli agenti. E se a Massa si contano due feriti e due fermati, dopo la carica della polizia contro o manifestanti che tentano di raggiungere il palco, a Viareggio Salvini deve battersela dal mercato, rinunciando ai selfie e alle strette di mano. “Non mi fanno parlare. Questa minoranza di violenti va messa in galera” replica Salvini. La condanna del Pd è netta: “la nostra opposizione alle idee della Lega è totale ma anche quello alla violenza”.
Dopo le contestazioni in Umbria e le critiche sull’organizzazione della sicurezza, un’altra giornata difficile per il leader della Lega Matteo Salvini, si legge sulla Stampa di Torino. Ieri in Toscana, a Massa, per manifestare contro il segretario del Carroccio sono scesi in piazza in trecento: militanti dell’area antagonista, anarchici, esponenti dei Carc e studenti. L’obiettivo era quello di impedire il comizio elettorale in programma nel centro cittadino. Anche il comizio sul Lungomare di Viareggio è stato interrotto a causa delle urla e dei lanci di uova. “Questa non è politica, questa è delinquenza, questa non è democrazia” ha tuonato Salvini. Il tema della sicurezza, nella campagna elettorale del leader leghista, è ormai centrale.