“Non si può continuare a legittimare i sindacati in base ad un principio di storicità o di mutuo riconoscimento senza una effettiva verifica ed una certificata misurazione della rappresentatività nazionale, territoriale e categoriale. Occorre una nuova legge sulla rappresentatività”.
E’ quanto ha dichiarato Salvatore Ronghi, Coordinatore del Fronte Italiano per il Lavoro e la Partecipazione (F.I.L.P./CNAL) che, stamani, ha presentato il Documento che, mercoledì prossimo, insieme con i dirigenti Fernando Cordella e Simone Carabella, consegnerà alla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati.
“Regolamentare gli articoli 39 e 46 della Costituzione non è più procrastinabile. Questa è la richiesta che presenteremo alla Commissione Lavoro della Camera – ha aggiunto Ronghi – per il quale “occorre, dunque, una nuova legge sulla rappresentatività che non si fondi soltanto sul riconoscimento della rappresentatività numerica nazionale o sul far parte del CNEL, ma che consideri anche la rappresentatività numerica e contrattuale a livello aziendale, territoriale e di settore. E’ questa la visione politica che dovrebbe essere alla base di una buona legge sulla rappresentatività del sindacato nel rispetto dei diritti democratici sanciti dalla nostra Costituzione”.
“Presenteremo al Presidente e ai componenti della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati un “Documento” di proposta e di sollecito affinchè si approvi un testo legislativo in materia, che sia frutto dell’attività legislativa della Commissione stessa e poi del Parlamento della sua interezza per evitare ogni interferenza del Governo, il quale ha già chiuso un “accordo politico” con solo tre Confederazioni, che calpesta il pluralismo sindacale e, quindi la nostra Costituzione”.