Stili di vita “sbagliati” e “cattive abitudini” come prima causa dell’elevato numero di tumori in Campania? Dichiarazioni, quelle del ministro della Salute Beatrice Lorenzin rilasciate ieri a Napoli, “peggiori di quelle dell’ex ministro Balduzzi che poi si è ricreduto dopo averci incontrato”. Per questo Gaetano Rivezzi, presidente dell’Associazione Medici per l’Ambiente della Campania chiede al ministro “un confronto diretto al Ministero”. Parlando all’Adnkronos, il pediatra della Terra dei fuochi e rappresentante campano dell’Isde spiega: “Vogliamo sentire queste frasi direttamente, senza leggerle sui giornali. Chiediamo un confronto anche a porte chiuse se vuole, ma come cittadini abbiamo il diritto di sapere o di essere tranquillizzati, se la situazione è così come lei la descrive”. Ieri al Dipartimento di Farmacia dell’università Federico II di Napoli “Lorenzin ha parlato di stili di vita individuali sbagliati, che sono una parte minima rispetto agli stili di vita collettivi sbagliati come la tutela ambientale o il controllo dell’inquinamento, che in Campania non è stato eccezionale negli ultimi decenni”.
I Medici per l’Ambiente sono impegnati in questi giorni a Napoli nelle “Quattro giornate dell’ambiente e della salute”, manifestazione che richiama nel titolo la sollevazione popolare del 1943 che liberò Napoli dai tedeschi. L’intero direttivo campano riunito per l’occasione chiede al ministro Lorenzin un incontro “così come lo chiedemmo all’ex ministro Balduzzi, che fece dichiarazioni simili e che, dopo averci incontrato, convocò una Commissione congiunta alla quale parteciparono Istituto superiore di sanità , Ministero e Medici per l’Ambiente della Campania”. Quella commissione, conclude Rivezzi, “si è riunita una sola volta e vorremmo chiedere all’attuale ministro che fine ha fatto”.