Giornata di forti tensioni alla Camera, l’ultima prima della pausa estiva, con l’aula che si ritroverà tra 40 giorni, il 12 o 13 settembre. Il M5S ha contestato gli stipendi, i privilegi e gli sprechi dei colleghi parlamentari. Nella pioggia di ordini del giorno i 5Stelle chiedono ai parlamentari di ridursi lo stipendio a 5 mila euro lordi cioè 3.500 netti al mese. Alessandro Di Battista racconta dei 3.100 euro che tiene per sé, gli altri vanno al fondo per il micro credito. “La vostra è la demagogia di chi vende un prodotto falso”, risponde Ettore ROsato del Pd. Mentre Gianni Melilla di Sinistra Italiana Ex sindacalista, aggiunge: “Nei vostri rendiconti dite: 3.200 euro è il mio stipendio. Benissimo. Poi andiamo ai rimborsi. C’è chi ha speso 8 mila euro, chi 7 mila, chi 6 mila da 800 a 1.500 euro per l’alloggio, 200 euro per il telefono, da 800 a 1.100 euro per i taxi, 900 per pranzi e cene. Allora cari colleghi voi prendete 3.200 euro più 5 o 6 o 7 mila euro”.