Vittorio Pisani è stato prosciolto da tutte le accuse. All’apice della carriera, dopo aver arrestato numerosi boss della camorra, Vittorio Pisani fu coinvolto in un’inchiesta dalla Dda di Napoli sul riciclaggio di capitali illeciti in ristoranti e locali sul lungomare napoletano – A più di due anni di distanza arriva l’assoluzione piena del poliziotto. E ora…?
Nel processo che riguardava il presunto riciclaggio di soldi della camorra in alcuni ristoranti del lungomare di Napoli, la settima sezione penale del tribunale di Napoli ha assolto l’ex capo della Squadra Mobile di Napoli. Undici assoluzioni e sei condanne. Si è concluso così il processo sull’ingente attività di riciclaggio e usura attuata da affiliati al clan Lo Russo del quartiere Miano.
Capitali illeciti venivano reinvestiti in catene di ristoranti, pub e bar soprattutto sul lungomare napoletano con filiali a Caserta, Bologna, Genova, Torino e Varese. Per questo i fratelli Marco, Massimiliano e Carmine Iorio sono stati condannati rispettivamente il primo a 5 anni e gli altri due a 4 anni di reclusione. La pena più alta è stata inflitta a Bruno Potenza (9 anni di reclusione) per associazione a delinquere e usura. Sei anni a Salvatore Potenza, tre a Domenico Sarpa. Pisani era accusato di favoreggiamento personale, favoreggiamento reale e rivelazione di segreti d’ufficio. I pubblici ministeri della dda, Sergio Amato ed Enrica Parascandolo, avevano chiesto quattro anni di reclusione. Ma, per la settima sezione penale del tribunale di Napoli, non solo l’ex capo della Mobile non ha rivelato segreti d’ufficio, ma per gli altri reati nemmeno sussiste il fatto. L’ex capo della Mobile non ha voluto commentare la sentenza e si è allontanato dall’aula subito dopo la lettura del dispositivo. “Era un processo che per noi, almeno per quanto riguarda la posizione di Pisani, poteva anche non essere celebrato – ha dichiarato l’avvocato Rino Nugnes che con il collega Vanni Cerino assiste il dirigente di polizia – Pisani doveva essere prosciolto all’esito delle indagini. In ogni caso è un momento di grande soddisfazione”.
Pisani fu indagato il 30 giugno 2011 all’apice della sua carriera, dopo aver arrestato numerosi boss della camorra e risolto parecchi casi su eclatanti omicidi avvenuti a Napoli e provincia. Per l’ex capo della Mobile fu chiesto il divieto di dimora nel capoluogo campano perchè accusato di aver favorito il clan Lo Russo.