Ad Afragola, in provincia di Napoli, è festa grande per san Marco: si vuole che l’evangelista sia passato di là nel corso del suo viaggio verso Roma e si sia fermato a riposare sedendosi sulla “pietra dei miracoli” conservata presso la chiesa di San Marco in Sylvis. Benché san Marco non sia uno degli ausiliatori, i santi taumaturghi, chi soffre di mal di pancia o di denti è bene sappia che la sua pietra li guarisce, e chi ha qualche peccatuccio da farsi perdonare potrà guadagnarsi l’indulgenza plenaria se pregherà su di essa dopo aver fatto per tre volte il giro della chiesa, essersiconfessato e comunicato. Il 25 aprile, giorno del Santo, c’è la sagra della polpetta di cappoccio (cavolo cappuccio) impastata insieme alla carne.
Un tempo in quella data avevano inizio le Rogazioni, cioè il periodo delle preghiere e delle benedizioni per invocare raccolti prosperi e proteggere la fertilità dei campi».

Ecco la ricetta.

Ingredienti

350 g di polpa di maiale tritata,
120 g di mollica di pane raffermo
1 cavolo cappuccio o verza del peso di circa 1 kg,
2 uova
2 cucchiai di parmigiano
sale, pepe, olio extravergine d‘oliva.

Preparazione

Bagnate il pane con un po’ d’acqua. Fateloammorbidire e strizzatelo. Lavate, mandate e tagliate a listarelle sottili il cavolo e stufatelo in un tegame con un filo d’olio. Fatelo raffreddare e sgocciolatelo.
In un recipiente, mescolate il pane con il cavolo, la carne, le uova, il parmigiano: salate, pepate e impastate accuratamente. Formate delle polpette tonde e friggetele in olio extravergine d’oliva ben caldo.