“In settimana andro’ alla Terra dei Fuochi con Andrea Orlando senza bandiere ma per cercare di capire e dialogare alla luce del decreto legge del governo”. Cosi’ Matteo Renzi nel suo intervento di replica all’assemblea del Pd che lo incoronato segretario. Ma ieri, in un twitter, ha precisato: andrò la prossima settimana. Il nuovo leader dei democratici ha comunque deciso di tenere fede all’impegno preso e di venire a constatare di persona l’emergenza della terra dei fuochi insieme con il ministro dell’Ambiente. Una mossa che era stata sollecitata anche dal governatore della Campania, Stefano Caldoro, che aveva invitato il neo-leader ad impegnarsi in prima persona sul problema. Nelle scorse settimane il governo ha già varato un decreto che prevede norme più severe per chi appicca i fuochi (ci sono stati anche i primi due arresti) e un complesso piano per la bonifica dove, però, mancano ancora seri tasselli dal punto di vista della copertura finanziaria. Ci sono poi altri capitoli del provvedimento che non hanno convinto del tutto i comitati della Terra dei Fuochi e esponenti delle istituzioni locali. Non a caso Orlando, qualche giorno fa, a Napoli, ha aperto uno spiraglio circa possibile modifiche al provvedimento: “Ascolteremo tutte le voci”.