Il sindaco Massimiliano Giammusso e l’assessore con delega ai servizi sociali Valentina Cavallaro rendono noto che la Giunta comunale ha dato il via all’attivazione dei Puc (Progetti utili alla collettività) che vedranno impiegati i percettori del reddito di cittadinanza. «L’amministrazione si è attivata alla prima data utile secondo quanto previsto dal crono-programma dell’assessorato regionale alle Politiche Sociali – ha spiegato il primo cittadino – e abbiamo dato il via all’iter con un mio atto di indirizzo del 4 dicembre 2020. Successivamente, a gennaio 2021, è arrivato il parere favorevole dell’assessorato regionale per l’utilizzo delle risorse del piano povertà, come da proposta di attuazione presentata dal nostro Ufficio piano. Inoltre, dando seguito alla richiesta di informazioni fatta dai consiglieri comunali Stefano Longhitano e Tommaso Maltese, che andava sulla stessa linea di quanto già programmato dall’amministrazione, abbiamo – con un atto di indirizzo firmato da me e dall’assessore Valentina Cavallaro il 5 aprile – definito i criteri organizzativi. Con l’approvazione della delibera di Giunta del 28 aprile scorso abbiamo quindi dato mandato ai singoli servizi di procedere all’attivazione dei progetti».
«I progetti, della durata non inferiore ai tre mesi – ha spiegato ancora il sindaco Giammusso – riguarderanno diversi ambiti, dalla tutela dei beni comuni a quella ambientale. I nostri servizi amministrativi hanno già delineato le idee progettuali che verranno attivate secondo le modalità previste dalla legge. Nello specifico si tratta di attività che afferiscono al 4°, al 5°, al 7° e all’11° servizio e prevedono: la vigilanza nelle scuole, interna ed esterna, l’affiancamento ai collaboratori scolastici e del servizio mensa; attività di piccola manutenzione, come la tinteggiatura di ringhiere e recinzioni negli edifici di proprietà comunale e degli elementi di arredo urbano, come le panchine e i cestini presenti all’interno dei parchi comunali; lo spazzamento manuale e lo svuotamento dei cestini nel territorio comunale».
Gli ha fatto eco l’assessore Cavallaro: “Le attività previste nei Puc sono di carattere complementare, a supporto e integrazione rispetto a quelle ordinariamente svolte dei servizi del Comune – ha spiegato – sono 98 i soggetti che saranno coinvolti nei progetti e la loro individuazione avverrà a cura dei Servizi sociali e dal Centro per l’impiego, che ha competenza diretta nei progetti di inclusione lavorativa. I costi diretti dei progetti, come la copertura assicurativa, la formazione e la dotazione dei presidi di sicurezza, saranno coperti da risorse prevenienti dal Fondo Povertà. Voglio ancora una volta sottolineare il lavoro svolto dall’Ufficio piano, con la dottoressa Giusy Scalia, e dall’11° Servizio, in particolare del responsabile dottor Santo Lagona».