Ecco una lettera scritta da quattro ragazzi che vivono a Scampia e consegnata al presidente della Municipalità, Angelo Pisani
Caro Roberto ,
è un po’ di tempo che pensiamo di scriverti ma non ci ritenevamo in grado,perché non siamo né giornalisti né scrittori cm te. Non avevamo il coraggio di farlo, per paura di avere una tua risposta e quindi cadere ancora di più nello sconforto ,uno sconforto a cui ci hai portato tu.Noi siamo quattro ragazzi di Scambia,figli non di Gomorra,ma di una scia mediatica negativa che hai creato tu, se possiamo utilizzare un termine forte e diretto,ti diciamo che ci hai rovinato la vita,perché noi viviamo in un quartiere che a causa del tuo libro,del film e soprattutto della serie è stato ghettizzato ancor di più.
La tua opera e Scampia hanno un rapporto inversamente proporzionale ,più é stato grande il suo successo più é stata rovinato Scampia.Nella serie Camorra,ci sono fatti e avvenimenti accaduti anni fa,che noi nemmeno ricordiamo ,ma nel telefilm questo e’ specificato,sembrano fatti contemporanei e soprattutto ci teniamo a specificare che molte delle cose narrate non sono nemmeno tutte vere,poiché leggendo sui giornali e documentandoci abbiamo visti che storie ed episodi sono opera di altri quartieri e città o addirittura inventati,e questo nel tuo film non viene nemmeno specificato. Ti chiederà perché ci hai rovinato vita? Semplice,perché tutte le persone che incontriamo ci fanno domande su Gomorra e sulla camorra, come se noi fossimo figli di, nipoti di, o peggio ancora, direttamente noi malavitosi, e non immagini questo a noi come ci segna e ci fa male. A scempia, di sicuro tanta gente ha sbagliato, ma come è giusto che sia, sono puniti dalla legge, ma non solo in questo quartiere o in questa città sbagliano, ma mi sembra che tu abbia puntato il dito contro di noi, come se fossimo i più deboli da prendere di mira. Noi ti vogliamo fare una sola domanda, alla quale vogliamo una risposta secca, perchè? Perchè Scampia, perchè noi? E soprattutto, perchè non specifichi che i fatti accaduti non appartengono a tutto il quartiere, ma solo alle persone che delinquono, che sono la minoranza del nostro quartiere, ma che soprattutto, esistono in tutti i quartieri e tutte le città; dillo che la maggior parte della persone di Scampia sono operai, studenti e anziani, gente, che a causa tua, quando devono parlare del loro quartiere, quasi si mordono la lingua, ma non per vergogna, noi siamo fieri di essere di Scampia, ma perchè sappiamo che ormai a causa di Gomorra, ci fanno tante domande, a cui noi non sappiamo rispondere. Addirittura un nostro amico, ha avuto il ben servito da una ragazza che frequentava, appena ha saputo che era di Scampia. Probabilmente non ti importerà di questa nostra lettera, ma a noi preme la nostra vita, il nostro futuro, ma a causa tua siamo stati classificati, siamo stati ghettizzati, la gente fa di un’erba un fascio, poichè il primo a generalizzare in negativo sei tu.
Scusa se ci permettiamo, ma tu ci hai ucciso con la penna, e noi con la penna ti rispondiamo. Noi non siamo nessuno, adesso che sei un grand’uomo di sicuro non ci risponderai, ma noi non ci fermiamo, adesso vogliamo una risposta, scriveremo a chiunque, vogliamo sapere solo una cosa,
PERCHÈ ROBERTO, PERCHÈ?