“Quella discarica è operativa dal 1980 per effetto di un decreto prefettizio – sottolinea – ma è da ritenersi decaduto con l’entrata in vigore di un successivo Dpr che ha introdotto nuove prescrizioni per l’ubicazione delle discariche destinate ai rifiuti solidi urbani”.
“Eppure è rimasta in funzione e il fatto di essere posta sopra una falda acquifera – aggiunge – l’ha resa pericolosa per l’ambiente e per la salute dei cittadini”.
“Nel raggio di dieci chilometri – prosegue – sono presenti la discarica di Parapoti, satura da bonificare, la discarica di Macchia Soprana, al momento sotto sequestro,
la discarica di Baddo dell’Olmo e l’area di stoccaggio delle ecoballe Coda di Volpe”.
“Vorremmo sapere se la Giunta è a conoscenza di queste criticità – conclude Cammarano – e quali siano le azioni che palazzo Santa Lucia intende realizzare per la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini e del territorio tra Eboli e Battipaglia”.