“La Mostra di Venezia? No, penso che giustamente il trend dei festival oggi sia diventato quello di valorizzare i giovani e noi siamo stati lì 9 volte”. Al VELINO parla il maestro Pupi Avanti, ospite dell’Ischia Film Festival (diretto da Michelangelo Messina) col fratello Antonio. Atteso al cinema per il 18 settembre, “Un ragazzo d’oro”, che ha come protagonisti la diva americana Sharon Stone e gli italiani Riccardo Scamarcio, Cristiana Capotondi e Giovanna Ralli, non avrà la vetrina del Lido. “È un film talmente forte…”, commenta Pupi Avati, che non teme la concorrenza dei film che giovranno del red carpet veneziano. È la storia di un pubblicitario che tenta in tutti i modi di far pubblicare il romanzo autobiografico del padre, giornalista e sceneggiatore morto suicida. Mosso da quest’obiettivo, il giovane si trasferisce a Roma, dove incontra un’ex attrice americana divenuta titolare di una casa editrice, finendo col perdere la testa.
Intanto, in pausa dal set di “Con il sole negli occhi”, il maestro Pupi Avati si gode l’Isola Verde dove torna a distanza di pochi anni. Nel 2010 ritirò il premio alla carriera, quest’anno è il presidente onorario di questa dodicesima edizione. In realtà la sua presenza ad Ischia ha anche un altro motivo. Ospite d’onore del festival che valorizza le location, Pupi Avati rivela al VELINO che sta facendo sopralluoghi ad Ischia per un progetto che da anni accarezza d’intento con Guillermo del Toro. “Ci piacerebbe girare tra Noto, città barocca della Sicilia, ed Ischia, nel Castello Aragonese, una storia ambientata a metà del Settecento – anticipa il maestro -. Un film gotico”. Il titolo provvisorio è “La casa delle signore brave”.
La pausa di Pupi Avati dalle riprese del film che vede protagoniste Laura Morante e Lina Sastri sarà breve. “Con il sole negli occhi” ha avanti a sé altre tre settimane di ciak. La pellicola racconta di una donna che aiuta un bambino siriano, arrivato a Lampedusa, a ricongiungersi con i suoi due fratelli che hanno trovato riparo in Germania. “È un film doloroso su una storia terribile – dice Pupi Avati -. Io sono disgustato dai modi in cui viene affrontata quotidianamente questa tragedia del Mediterraneo che avviene al largo della Sicilia”.