di Ciro Muro
Gli anticipi di Sabato ci rivelano un Milan in ripresa che regola un Cagliari combattivo fino al rigore di Menez, regalato da una svista arbitrale, e un Chievo che batte di misura il Palermo e aggancia il Verona mettendo in cassaforte altri tre punti preziosi per la salvezza, sempre più vicina, grazie anche ai risultati delle dirette concorrenti.
La Domenica non è stata clemente con il Napoli che, sebbene in superiorità numerica per più di trentacinque minuti, non riesce ad avere ragione di una modestissima Atalanta e scende al quinto posto in classifica pareggiando il vantaggio (contestato) degli Orobici con un ottimo Hamsik che entra solo al minuto 70 ma che con il telecomando calibra un pallone proprio sulla testa di Zapata che insacca. Uniche note positive della serata sono state il ritorno di Mister Eddy Reja nello stadio che lo ha visto protagonista di due promozioni e il ricordo commovente di un tifoso storico della curva B, Pasquale D’Angelo, morto, colpito da un infarto, mentre seguiva la sua squadra nella trasferta russa di Europa League.
Dopo il goal non accade più nulla di rilevante se non l’espulsione di Benitez, la prima in carriera, che la dice lunga sul nervosismo che investe l’ambiente azzurro, evidente anche per le proteste e per le accuse che la società rivolge con un tweet a tutto il sistema calcio, cercando inutilmente un caprio espiatorio e una giustificazione alle prestazioni scialbe: i fischi, inevitabili, piombano su tutta la squadra dagli spalti del San Paolo.
La Roma allunga a sei punti sul Napoli vincendo a Cesena e scacciando la crisi delle ultime gare e dimostrando carattere pur temendo fino alla fine l’ardore dei bianconeri che si arrendono solo al triplice fischio. Anche la Lazio regola con facilità e determinazione un modesto Verona che solo la scorsa settimana aveva battuto nettamente il Napoli; la squadra di Pioli gioca e convince pur avendo una rosa tecnicamente inferiore ad altre contendenti, prende i tre punti per l’allungo sul Napoli e il meritato terzo posto a quattro lunghezze dalla Sampodoria che, contro un’Inter in crescita, trova la vittoria con una punizione di Eder e il quarto posto in classifica buono per l’Europa. La Fiorentina coglie un buon pareggio a Udine con la doppietta di Super Mario Gomez che gli consente di restare a un punto dal Napoli, inserita nella lotta ancora aperta per il terzo posto. Il Parma perde con il Torino che sembra ormai tagliato fuori dalla lotta per l’Europa e l’Empoli supera nettamente il Sassuolo anche in classifica, mettendosi nella parte ancora tranquilla della classifica. Ma, come al solito, è ancora la Juventus che, insaziabile, con un gran goal di Tevez si conferma mattatrice del campionato avendo la meglio sul Genoa che però resta in partita fino alla fine procurando anche qualche brivido ai padroni di casa che comunque reggono e confermano la loro forza.
Dopo la sosta per la partita della Nazionale ci aspettano due partite di cartello decisive nella la lotta per il secondo e il terzo posto, ossia Roma-Napoli a ora di pranzo e Fiorentina-Sampdoria alle 18: un turno importante per stabilire chi potrà ancora ambire a una posizione di prestigio. Vedremo!