La procura di Reggio Calabria chiede il giudizio immediato per te complicità nella fuga dell’ex deputato condannato per concorso esterno. Nel mirino anche le segretarie dei due politici. La difesa: “Singolare coincidenza con l’imminente scadenza degli
arresti domiciliari”. La richiesta di giudizio immediato riguarda anche Amedeo
Matacena, le segretarie dei due ex politici Roberta Sacco e Maria Grazia Fiordelisi e per il factotum di Matacena, Martino Politi. Sei persone in tutto, alcune accusate di
procurata inosservanza di pena, come Scajola. Altre di intestazione fittizia di beni, come Matacena. Ed altre ancora di entrambi i reati, come Chiara Rizzo.
I magistrati di Reggio Calabria (l’inchiesta porta la firma del pm della Dda Giuseppe Lombardo e del sostituto della Dna Francesco Curcio) hanno depositato la richiesta a carico di 6 delle 9 persone inizialmente indagate. Nessuna richiesta – scrive Repubblica – è invece arrivata a carico della madre di Matacena, Raffaella
De Carolis, del commercialista Antonio Chillemi, e dell’imprenditore Vincenzo Speziali, per i quali la procura potrebbe chiedere l’archiviazione, oppure procedere
attraverso uno stralcio. Politi, Scajola e Rizzo sono attualmente ai domiciliari dopo
essere stati arrestati lo scorso maggio.