Succede al Nord, a Ventimiglia, dove la statua della Madonna di Polsi si è fermata davanti ai parenti di quello che le informative delle forze dell’ordine indicavano come “personaggio di primissimo piano della mafia calabrese”. Poi dopo il segno della croce dei destinatari dell’omaggio il corteo è ripartito. È successo sabato pomeriggio durante quella processione che da anni suscita polemiche. Perché la Madonna di Polsi, nel comune calabrese di San Luca, non è soltanto un simbolo religioso, ma richiama anche il luogo dove si riuniscono le ‘ndrine più feroci. E la ‘ndrangheta ha messo radici profondissime a Ventimiglia e nel Ponente ligure: Rosy Bindi, da presidente della commissione Antimafia, definì Imperia la “sesta provincia della Calabria”. Le immagini sono state registrate dalle telecamere della Casa della Legalità, associazione che da anni si batte contro le infiltrazioni mafiose al Nord.