Calda, caldissima estate a Napoli e in Campania, per quel che riguarda la politica locale e i suoi riflessi su quella nazionale. Agosto si apre con una novità sul fronte del Partito Democratico. Mentre Matteo Renzi sembra sempre più convinto che sia impossibile evitare le primarie per il candidato alla presidenza della Regione, fioccano le candidature, certe o probabili. Certissima quella del sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca; probabili quelle di Pina Picierno e Luisa Bossa. Ora, a quanto risulta al VELINO, ci sta pensando seriamente anche Andrea Cozzolino. L’europarlamentare, dopo la buona affermazione elettorale, rimobilita gli amici: starebbe approntando squadra e programma per affrontare De Luca, Bossa e Picierno. In frantumi l’alleanza con il sindaco di Salerno, non regge nemmeno quella con i Matteo-boys, Nicodemo e Picierno. Risultato: Cozzolino potrebbe scendere in campo e giocarsi la candidatura a governatore. Con lo sguardo sempre rivolto anche alle elezioni comunali di Napoli del 2016.
Intanto, dal versante politico opposto, Stefano Caldoro ricompatta la maggioranza ma per Forza Italia il problema è sempre lo stesso: fitto. Con la “F” minuscola, stavolta, giacchè non si parla dell’eurodeputato pugliese Raffaele Fitto, leader del dissenso interno, bensì dell’affitto della sede del coordinamento regionale di Piazza Bovio. Il contratto, stando a indiscrezioni attendibili, sarebbe stato giudicato troppo oneroso dai responsabili nazionali delle casse “azzurre”: quasi 7.000 euro al mese. E così dallo scorso gennaio, da quando si è insediato il nuovo coordinatore regionale Domenico De Siano, gli arretrati si accumulano.
A Roma, infatti, l’andazzo è cambiato: prima di erogare i soldi per l’affitto, la nuova tesoriera Mariarosaria Rossi vuole che i coordinamenti regionali versino in anticipo a Roma i soldi necessari per coprire un anno di locazione più le cauzioni. Lo stesso De Siano, insieme a Luigi Cesaro, ha garantito che avrebbe provveduto in proprio e nel frattempo si è messo alla ricerca di una sede più economica. Adocchiato un bell’appartamento nelle vicinanze, è iniziata la trattativa: il padrone di casa, un armatore, sarebbe stato addirittura condotto, insieme alla figlia, al cospetto di Silvio Berlusconi in persona. Peccato che mentre il proprietario dell’appartamento aspettava parole chiare sull’affitto, l’ex premier si sarebbe soffermato sulla necessità di rinvigorire la rivoluzione liberale, lasciando il suo interlocutore nella massima incertezza su soldi, date e scadenze. Risultato: nulla di fatto.
Da ambienti del coordinamento si apprende che con la proprietà “è stata raggiunta un’intesa per un contratto che costerà la metà rispetto a prima, circa tremila euro al mese, con validità dal primo giugno 2014. I costi di marzo e aprile sono stati sostenuti di tasca propria da De Siano e Cesaro mentre in questi giorni – aggiunge la fonte – Forza Italia Campania si vedrà trasferire le risorse derivanti dal finanziamento pubblico ai partiti e potrà fare fronte alle pendenze di gennaio e febbraio per circa 14mila euro”.