di ANTONELLA CATRAMBONE
Al via un progetto internazionale per individuare nuove molecole marker mediante una analisi del sangue. Lo rende noto una notizia Ansa che fa ben sperare sulla “personalizzazione” della cura per i malati di cancro. Attraverso queste molecole si monitora, infatti, la riduzione o meno dei tumori e quindi l’efficacia delle cure nei pazienti sottoposti terapia. Tale progetto vede come capofila l’Istituto oncologico veneto (Iov) che si avvia a svilupparlo in collaborazione con ricercatori di varie realtà di Italia, Germania e Olanda.
L’iniziativa si basa su un consorzio di ricerca sostenuto da Imi (Innovative medicine iniziative, organismo pubblico e privato europeo per l’innovazione in medicina) e coordinato dall’University Medical Center di Hamburg-Eppendorf (Germania), dall’Università di Twente (Olanda), da Bayer HealthCare e da Menarini Group.
In particolare, al team veneto dello Iov, in questa iniziativa, è stato affidato di contribuire alla costruzione di un criterio condiviso per la definizione e dosaggio delle cellule tumorali circolanti che, secondo l’Istituto oncologico veneto, sarà un passaggio fondamentale per gli obiettivi di Cancer-Id. Questa la denominazione del programma di ricerca che mira ad individuare e rendere utilizzabili nuovi marker basati su elementi circolanti nel sangue quali cellule tumorali (Ctc), Dna libero tumorale (cfDna) e microRna (miRna). Si dovrebbe così permettere di sostituire la biopsia, quando la massa tumorale non è accessibile nonché monitorare più facilmente l’efficacia delle terapie nei pazienti sotto trattamento e apportarvi rapidamente le opportune correzioni. Un altro passo avanti per la medicina volta alla cura delle neoplasie, sempre più a misura di paziente.