“Il mio non è un ottimismo stupido, ma l’ottimismo di chi vede 70mila posti di lavoro in più,i mutui che crescono. Questo non significa che la crisi è finita, ma che ci sono segnali di ripresa importanti. Ultimo quello di ieri che ha visto chiudersi la vertenza Electrolux positivamente con azienda che rimane in Italia. Tra gennaio e marzo abbiamo avuto uno 0,1 in meno di Pil. Si tratta di dati analoghi a quelli degli altri paesi Ue tranne la Germania. Si tratta di decimali. Il vero punto è che bisogna accelerare sulle cose necessarie da fare. La Germania 10 anni fa ha fatto quello che noi non abbiamo fatto: riforme della Pa, del lavoro”
Lo ha detto il premier Matteo Renzi a Radio 24 commentando gli ultimi dati Istat che indicano una frenata del Pil. Il premier ha negato poi che ci sarà una manovra correttiva: “La escudo assolutamente sì – ha detto. Le manovre si fanno per mettere nuove tasse. In 70 giorni di governo noi – e questa è stata una novità assoluta – non abbiamo messo nuove tasse ma le abbiamo cancellate a chi non arriva a fine mese. Si tratta dei famosi 80 euro. Abbiamo tagliato il cuneo fiscale delle famiglie. Berlusconi Grillo Piero Pelù hanno detto che sono ‘niente’. Questo forse è vero per chi guadagna tanto ma per chi fatica ad arrivare a fine mese e guadagna 1200, 1300 euro al mese sono una misura di immediato impatto, anticiclica per rimettere in moto consumi. Una misura di giustizia sociale”.
Per la prima volta nella storia di questo paese c’è stato un taglio delle tasse, ha detto il presidente del Consiglio. Che ha poi annunciato l’estensione del bonus di 80 euro a partite Iva pensionati e incapienti nel prossimo anno. “Puntiamo a farlo con la Legge di stabilità a ottobre 2014”